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Il segretario dei Radicali lucani, Bolognetti, deposita denuncia sull’obbligo di vaccinazione e la relativa sospensione dal lavoro

Nelle scorse ore ho indirizzato alle Procure della Repubblica di Potenza e Lagonegro una denuncia nella quale ipotizzo i reati di estorsione (art. 610 c.p.) e violenza privata (art. 629 c.p.) in relazione all’obbligo di vaccinazione, con relativa sospensione dal lavoro, introdotto dal Gran Consiglio della premiata ditta Draghi-Speranza.
Un provvedimento iniquo, insensato, ricattatorio, ingiustificabile e incostituzionale, purtroppo avallato dalla stessa presidenza della Repubblica.
La natura di questi vaccini imperfetti, non immunizzanti, non sterilizzanti e autorizzati a condizioni e in carenza di dati su sicurezza ed efficacia, rende il provvedimento inaccettabile e da respingere al mittente di un governo che su questa materia ormai veste i panni del tagliagole.
Anziché introdurre obblighi, il Ministro Speranza rinunci a linee guida criminali, che hanno determinato il decesso di migliaia e migliaia di persone, e il governo consenta una sacrosanta libertà di scelta.
Gioverà non dimenticare che questa partita dei vaccini è una partita multimiliardaria. Gioverà, altresì, ricordare a tutti ciò che è stato taciuto: il Consiglio d’Europa, nel gennaio 2021, ha affermato a chiare lettere che nessuno avrebbe dovuto essere discriminato se avesse deciso di non vaccinarsi e che gli Stati avrebbero dovuto informare anche sul non obbligo. Di tutta evidenza, non solo l’informazione non c’è stata, ma siamo passati alla minaccia e all’estorsione.
Non si tratta, lo ripeto, di una guerra di religione, di essere contro o a favore di questi non vaccini, ma di consentire la libertà di scelta senza dover subire violenze, discriminazioni e minacce.
 Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani, già membro del Consiglio generale dei Club Pannella e della Presidenza del Prntt

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