Il sindaco di Tursi (Mt) annulla l’ordinanza che metteva fuorilegge i cani nelle piazze e nel corso. L’Oipa aveva presentato istanza di annullamento del provvedimento
A Tursi, in provincia di Matera, il sindaco ha annullato l’ordinanza che vietava ai cani l’accesso nelle piazze del Comune e nel corso principale, via Roma, pena una sanzione da 25 a 500 euro. Contro il veto disposto dall’ordinanza, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) aveva presentato istanza di annullamento lo scorso giugno. Istanza accolta con la revoca emanata l’8 luglio. L’associazione aveva inoltre chiesto la contestuale modifica della parte testo in cui si afferma che “è fatto divieto del divieto di abbandonare alimenti, cibi per le strade e nelle aree aperte perché ciò sporca ed imbratta la città con pregiudizio per l’immagine e perché alimenta il fenomeno del randagismo”.
L’Oipa nella sua istanza aveva scritto di ritenere l’atto del sindaco Salvatore Cosma parzialmente illegittimo e dunque annullabile.
«Siamo molto soddisfatti per avere ottenuto l’annullamento di un’ordinanza che rientra in un elenco di provvedimenti dichiarati illegittimi dalla giurisprudenza amministrativa», spiega il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Già in analoghe ordinanze i giudici hanno riscontrato un difetto del fondamentale requisito di motivazione e la manifesta violazione dei principi di proporzionalità, razionalità, adeguatezza, non discriminazione e della libertà della circolazione delle persone. Abbiamo ottenuto in passato l’annullamento di atti simili nei quali i Tar hanno ravvisato ipotesi di eccesso di potere sotto varie forme: sviamento, falsità dei presupposti, violazione del procedimento, travisamento ed erronea valutazione dei fatti, carenza, illogicità e irragionevolezza della motivazione».
Per l’Oipa, mentre è doverosa la pulizia delle deiezioni canine da parte dei proprietari, non è ammissibile il divieto di condurre cani in piazze e strade per mantenerle pulite. Il Comune dovrebbe sanzionare chi sporca e non chi porta a spasso il cane ordinando una limitazione della libera circolazione.
«Speriamo che questa vicenda serva da esempio anche per altri sindaci con analoghe intenzioni. I primi cittadini più che mettere fuorilegge i cani e i loro possessori, dovrebbero predisporre adeguate forme di controllo e sanzioni», conclude il presidente Massimo Comparotto. «Bene ha fatto il sindaco Cosma a fare un passo indietro evitando anche un nostro ricorso al Tar».