Il sindaco di Viggianello fa chiarezza sulla vicenda della Casa di Comunità
Sono diversi giorni, se non diverse settimane, che ho preferito non proferire parola sulla discussione inerente le scelte dell’Asp e della Regione Basilicata riguardo le localizzazioni delle Case di Comunità. Provo ad entrare nel merito della discussione territoriale che è emersa nella nostra Valle Mercure, con anche strumentali e particolari considerazioni, da parte di alcuni. La fotografia attuale dei servizi sociosanitari, per una popolazione di circa 9.000 abitanti, è la seguente:
- Poliambulatorio di Rotonda a servizio della Valle Mercure;
- 118 emergenza – urgenza a Viggianello
- Assistenza domiciliare agli anziani, minori e disabili garantita dai Comuni e dall’Ambito socioterritoriale Lagonegrese Pollino in tutta la Valle;
- ambulatori comunali in tutti i comuni, con punto prelievo settimanale e con scarsi servizi specialistici, maggiormente e giustamente presenti nel poliambulatorio di Rotonda;
- Ospedali più prossimi: Lagonegro, Lauria, Chiaromonte e Mormanno;
Arriva il PNRR. Con 2 miliardi di euro sulla Missione 6 – Salute.
Se ne parla ormai da più di un anno. Non da ieri.
Tra gli obiettivi della Missione 6, ci sono le reti di prossimità, la telemedicina, la presa in carico della persona e il potenziamento e la realizzazione (ove assenti) di 1350 Case di Comunità entro il 2026. Appena visto il piano, chiaro che ogni Sindaco si è vista un’opportunità davanti al naso.
La Regione Basilicata indica le localizzazioni e tra queste, una Casa della Comunità a servizio della Valle Mercure, localizzata a Viggianello.
Il PNRR obbliga scelte veloci ed interventi ancora più veloci, il riordino della sanità presente e l’utilizzo anche di spazi non totalmente utilizzati. L’ambulatorio comunale di Viggianello, affianco al 118, prevede ampi spazi vuoti e la facile possibilità di allargamento, con la struttura già nella disponibilità dell’Azienda Sanitaria.
Le Case di Comunità non sostituiscono nessun servizio già esistente in un territorio, è un servizio territoriale aggiuntivo che ha come mission proprio portare la sanità verso il cittadino e non il cittadino sempre verso la sanità.
Arriviamo a noi.
In questi giorni mi sono sentito dire di aver “rubato” qualcosa a qualcuno.
Ovviamente nulla di più falso. Anzi, badiamo bene alle parole che diciamo.
Ho l’onore e l’onere di fare il Sindaco della mia comunità e credo sia logico lavorare per la mia comunità (in realtà non basta e bisogna fare sempre di più!).
Se un nuovo servizio verrà realizzato nella Valle Mercure, dobbiamo esserne tutti felici, che sia nel mio o nel comune limitrofo, l’importante è che sia più vicino possibile. Si parla di salute.
Chiarito il punto che un Sindaco e un’amministrazione lavorano per la propria comunità in un’ottica di territorialità, siccome è passato strumentalmente un messaggio sbagliato che parla di chiusura del poliambulatorio di Rotonda, proviamo a chiarire anche questo.
Che negli ultimi anni ci sia stata una carenza di medici, è noto a tutti. Che alcuni servizi non si riescono ad espletare a pieno regime anche è evidente. Ma, sia ben chiaro, il poliambulatorio di Rotonda non deve e non è in discussione, resterà lì, nella sua sede, a continuare il lavoro, già egregio, svolto negli ultimi anni a servizio della Valle. Credo sia stato già chiarito nel Consiglio Comunale di Rotonda del 13 Luglio scorso.
Saremo noi Sindaci (come già ho detto al Sindaco di Rotonda) a fare ferro e fuoco semmai un giorno dovesse paventarsi questa possibilità.
Anzi dobbiamo richiederne il potenziamento subito. I Sindaci della Valle insieme. Da soli non si va da nessuna parte, ma insieme si è più forti. Lo diciamo, ma facciamolo anche. Le risorse del PNRR ci sono. Sono davanti a noi.
Le funzioni del poliambulatorio sono diverse da quelle che avrà la Casa di Comunità.
La casa di comunità sarà un raccordo tra figure sanitarie, sociali e infermieristiche. Un punto per evitare gli affollamenti degli ospedali per i semplici soccorsi e le prime prese in carico.
Evitando sovrapposizioni di figure specialistiche già presenti sul territorio.
Approfondiamo le norme prima di sparare a zero, magari per nascondere sotto il tappeto problemi già presenti.
Evitiamo campanili. Non mettiamoci l’uno contro l’altro. Magari qualche avvoltoio coglie l’attimo per scaramucce personali, a discapito delle comunità. Con le Istituzioni della Valle che ne escono più deboli e non più forti, ed “Istituzioni indebolite” significa “territorio indebolito”.
Tranquillizziamo la gente, preoccupata per le chiacchiere dei servizi che diminuiscono e per le chiusure infondate, almeno ora che nella nostra Valle invece aumenteranno.
E infine, ai soliti che amano fare caciara e dire stoltezze, posso assicurare che i Sindaci della Valle godono di buona salute e sintonia, vanno d’accordo e lavorano insieme (non per ultimo, anche ieri abbiamo candidato un progetto insieme al Comune di Rotonda).
Partiamo da queste ultime settimane di considerazioni ed argomentazioni, giuste o sbagliate che siano, per unirci ancora di più e per difendere il nostro territorio con la corazza e lo scudo e con lo sguardo sempre al futuro.
Io ci sono!
Il sindaco di Viggianello Antonio Rizzo