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Il vaccino antinfluenzale presso le farmacie lucane, sempre più al servizio del territorio

A seguito del Protocollo nazionale firmato lo scorso 28 luglio tra Governo, Regioni e Federfarma, anche nella nostra regione sarà possibile effettuare la vaccinazione antinfluenzale presso le farmacie territoriali aderenti a Federfarma Basilicata. Lo comunica il Presidente dell’associazione sindacale dei farmacisti, Carlo Claps, facendo riferimento ad un accordo recente siglato con la Regione Basilicata e grazie al quale “come già avviene nel resto d’Italia, i cittadini potranno vaccinarsi per la stagione 2022/23 in modo semplice, comodo e rapido presso le Farmacie lucane aderenti all’iniziativa”.
Va ricordato che tale vaccinazione è riservata a quella fascia di utenza per cui la somministrazione dell’antinfluenzale risulta fortemente raccomandata ed è offerta in maniera gratuita, ovvero a soggetti che, per le loro condizioni personali, corrono un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso in cui contraggano l’influenza. Le farmacie giocano un ruolo fondamentale poiché, in base ad una recente normativa, andranno ad affiancare gli attori del sistema vaccinale e quindi i medici di Medicina Generale, i pediatri di libera scelta e gli ambulatori dei centri vaccinali messi a disposizione dalle Aziende Sanitarie. Per quanto nello specifico attiene la campagna vaccinale antinfluenzale, ricorda il Presidente di Federfama per la provincia di Potenza, che “essa risulta di particolare importanza anche in considerazione del fatto che l’allentamento delle condizioni di sicurezza, e quindi isolamento e utilizzo di mascherine, potrebbe rendere più aggressivo il virusinfluenzale.
Per Claps, “la possibilità offerta alle farmacie di espletare attività vaccinali, si somma a quelle per cui si possano effettuare anche esami cardiologici come holter cardiaco e pressorio ed elettrocardiogramma”. La farmacia non è più solo il luogo deputato all’acquisto di
medicinali- conclude Claps, ma diventa una sorta di clinica decentrata la cui esperienza è maturata soprattutto con il post-Covid che ha insegnato come molti servizi dedicati per il cittadino possano essere decentralizzati ed offerti su scala più ampia proprio dalle farmacie che diventano quindi il collante tra le strutture ospedaliere e l’utente”.

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