Il Vescovo della Diocesi di Tricarico Monsignor Vincenzo Orofino ha ricevuto il Tempietto d’Argento 2012
“Per la sua instancabile attività di pastore e guida di questo gregge, per il suo profuso impegno nella promozione umana, per la continua attenzione verso i bisogni spirituali e materiali nei quali, in tempi difficili, la comunità di Garaguso si è trovata a vivere, alleviando e spesso risolvendo problemi con gesti di generosa paternità e pronta disponibilità”, il Comune di Garaguso ha assegnato al Vescovo della Diocesi di Tricarico, monsignor Vincenzo Orofino, “Il Tempietto d’Argento 2012”, il riconoscimento conferito annualmente a personalità e a istituzioni che si sono distinte per il loro impegno a favore di Garaguso, giunto alla decima edizione. La cerimonia si è svolta nella sala consiliare sabato scorso 11 agosto alla presenza, tra gli altri, del vicario generale diocesano don Nicola Urgo, del maresciallo Domenico Paone, in rappresentanza della Compagnia dei carabinieri di Tricarico e del maresciallo Domenico Colonna, comandante della Stazione dei carabinieri di Garaguso, dei presidenti dell’Avis comunale Angela Pezzolla e del “Tempietto d’Argento” e del comandante della Polizia locale maggiore Piero Germano. Prima della consegna del riconoscimento, si è svolta una tavola rotonda su “Anno della fede tra cultura e spiritualità nella storia dell’uomo” moderata dalla giornalista Annamaria Sodano. Il sindaco Rocco Costanzo, portando i saluti del Comune di Garaguso, ha parlato di uno dei più grandi problemi che il paese ha dovuto affrontare proprio a qualche mese dalla sua elezione a sindaco, la mancanza di un edificio scolastico per i ragazzi del paese, che è riuscito a risolvere grazie alla collaborazione del Vescovo, del parroco don Giuseppe Abbate e del preside di allora, Luigi Iuvone. Successivamente, don Giuseppe Abbate ha espresso la propria soddisfazione per il riconoscimento che l’amministrazione comunale ha dato alla Chiesa diocesana attraverso il Vescovo perché, di fronte ai problemi, la Chiesa sa rispondere pienamente. La tavola rotonda è stata aperta da Michele Marra, docente di greco e latino e studioso di storia locale, il quale, parlando dell’epoca a cui appartiene il tempietto e la dea ritrovati nel 1922 in territorio di Garaguso, il V secolo avanti Cristo, ha spiegato che l’uomo che viveva a Garaguso allora era succube della natura e coltivava il culto della natura e della fertilità della terra, per cui i doni della terra erano concessi gratuitamente da divinità capricciose e che il tempietto era un dono votivo. Dopo la lettura di alcune poesie da parte del poeta locale Lorenzo Calciano, sono intervenuti l’assessore provinciale di Matera e sindaco di Calciano Salvatore Auletta, che ha elogiato il Comune di Garaguso per aver investito nella cultura e che ha apprezzato la personalità e la capacità di monsignor Orofino di saper colloquiare con la gente; il vice presidente della Regione Basilicata Agatino Mancusi, il quale ha aggiunto che monsignor Orofino interpreta il ruolo di vescovo come pastore, andando verso la gente e non aspettandola; il sindaco di Grottole Francesco De Giacomo, che ha dato il suo saluto e quello della sua comunità e il preside Iuvone, che ha ricordato le iniziative messe in atto con il vescovo, con il sindaco e con il parroco per dare una scuola agli alunni di Garaguso. Infine, monsignor Orofino, ringraziando per il riconoscimento, ha ribadito che il premio è stato dato all’opera della Chiesa e non di un uomo e ha spiegato che “il cuore dell’azione della Chiesa non è Dio, è l’uomo: ecco perché riusciamo a dialogare con tutti”.
Vito Sacco