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Il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Angelo Chiorazzo, presenta un’interrogazione al Presidente della Giunta Regionale sull’affidamento dei servizi di comunicazione digitale, supporto alle attività di gestione social network, analisi e monitoraggio dei risultati del Programma Regionale FESR-FSE+ 2021-2027

Con una interrogazione a risposta scritta indirizzata al Presidente della Giunta regionale il Vice Presidente del Consiglio Regionale Angelo Chiorazzo ha chiesto diversi chiarimenti in merito all’ affidamento dei servizi di comunicazione digitale, supporto alle attività di gestione social network, analisi e monitoraggio dei risultati del Programma Regionale FESR-FSE+ 2021-2027 determinato, con un provvedimento dirigenziale pochi giorni prima delle scorse elezioni regionali, a favore di un società romana per un importo complessivo di 146 mila euro. Nello specifico si chiede di conoscere le ragioni per cui la Direzione Generale per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Strumentali e Finanziarie, in quanto struttura proponente, non abbia ricorso alla individuazione dell’operatore economico, a cui affidare i servizi di comunicazione, attraverso l’albo degli operatori istituito presso la SUARB, di sapere se sono stati affidati altri servizi alla stessa società e se sono state effettuate verifiche e/o indagini di mercato per verificare la presenza di soggetti, operanti sul territorio lucano, con idonea qualificazione in materia di comunicazione ed iscritti al Mepa.

“L’interrogazione si è resa necessaria, ha sottolineato il consigliere Chiorazzo, a seguito dell’articolo a firma di Nino Grasso comparso nella edizione odierna de “La Nuova del Sud” in merito a procedure amministrative per le quali bisogna fugare ogni dubbio circa la correlazione tra le attività amministrative e quelle politico-istituzionali verificando che, seppur nel rispetto delle norme e della legittimità degli atti proposti dall’ente regione, dietro tali procedure non si celino interessi differenti.

Anche per queste ragioni il continuo richiamo del Presidente Bardi all’etica ed all’estetica pubblica non può limitarsi alla sola retorica ma tradursi piuttosto in una costante verifica che l’azione amministrativa sia sempre improntata su comportamenti e modalità dall’alto profilo etico, oltre ad essere accompagnate all’occorrenza da valutazioni di opportunità di cui anche il governo regionale deve farsi carico e sentirne la responsabilità”.

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