Illustrato in Prefettura a Potenza il piano Vesuvio per la Regione Basilicata
Nella giornata di ieri, presso la Sala Italia del Palazzo di Governo, alla presenza del Prefetto di Potenza Michele Campanaro, è stato presentato alle componenti provinciali del Sistema di Protezione Civile il “ Piano di emergenza regionale per il trasferimento e l’accoglimento della popolazione del comune di Boscotrecase (NA) gemellato con la Regione Basilicata, che sarà evacuata dalla zona rossa a seguito dell’eruzione del Vesuvio ”.
Il documento si inserisce nel contesto di un articolato percorso, scientifico e normativo, che ha consentito di elaborare il Piano Vesuvio Nazionale e le discendenti pianificazioni regionali. Elemento qualificante della progettualità di emergenza è il sistema di “gemellaggio” che, in caso di evento eruttivo, prevede l’evacuazione totale ed il trasferimento della popolazione dalla Zona Rossa verso le regioni di accoglienza. In questo scenario, dei 25 Comuni vesuviani in Zona rossa, alla Regione Basilicata è stato “affidato” il Comune di Boscotrecase (NA), sito alle pendici del Vesuvio e parte del Parco del Vesuvio, che conta circa 10.000 abitanti ed un territorio particolarmente esposto al rischio vulcanico. Il Piano Vesuvio per la Regione Basilicata si struttura su due pilastri:
Fase Operativa di Trasferimento ed Accoglienza, che descrive le procedure da attuare, dal preallarme fino all’evacuazione forzata ed al trasferimento verso le aree di prima accoglienza;
Fase Post-Emergenza, che riguarda le azioni da mettere in campo per l’integrazione e l’inserimento temporaneo degli sfollati nel territorio della Regione, fino al momento del loro eventuale rientro.
Per declinare concretamente gli interventi, il documento individua una sequenza operativa che ricalca l’evoluzione della minaccia vulcanica:
Fase di Base : la Regione Basilicata mantiene un flusso continuo di dati con il Comune di Boscotrecase (NA) e la Regione Campania, monitorando costantemente la situazione;
Fase di Attenzione : vengono attivate misure preliminari di verifica delle pianificazioni locali e territoriali. La Regione Basilicata avvia campagne informative rivolte sia agli sfollati che alla popolazione residente nelle aree predisposte all’accoglienza;
Fase di Pre-allarme : con l’avvicinarsi della situazione di crisi, vengono evacuati gli ospedali, le case di cura e trasferite le popolazioni carcerarie;
Fase di Allarme : con la dichiarazione dell’allerta, la popolazione rimanente nella Zona Rossa viene evacuata entro 72 ore. In questa fase, la Regione Basilicata attiva il piano di trasferimento e accoglienza, in coordinamento con il Dipartimento di Protezione Civile, la Regione Campania e gli
enti locali;
Fase di Eruzione : il Piano si concentra sul trasferimento immediato e sull’alloggiamento della popolazione evacuata, assicurando assistenza sanitaria, amministrativa e scolastica fino al termine dello stato d’emergenza.
Decisiva, quindi, l’individuazione delle diverse modalità per il trasferimento della popolazione, in base alle necessità operative ed alle scelte individuali. In particolare, nel Piano vengono ipotizzati tre differenti scenari: trasferimento con sistema autonomo, trasferimento assistito, trasferimento per chi necessita solo di accoglienza.
Sotto il profilo più strettamente collegato alla logistica dell’accoglienza degli sfollati, la pianificazione regionale prevede:
Centri di Prima Accoglienza : il trasferimento della popolazione evacuata avviene attraverso il punto di prima accoglienza individuato strategicamente a Tito (PZ) nel “Centro per la creatività Cecilia”, dove la popolazione viene registrata, identificata e indirizzata verso le strutture abitative predisposte;
Accoglienza Organizzata : la Regione Basilicata ha previsto la messa in opera di strutture temporanee in 14 Contesti Territoriali – CT dell’intero territorio regionale, individuati in base a criteri omogenei ed all’impatto sulle popolazioni locali;
Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS): per coloro che scelgono una sistemazione autonoma nel territorio, è previsto un contributo economico erogato tramite specifiche ordinanze emergenziali, per sostenere i costi di trasferimento e di alloggio.
Focus specifico, poi, sull’attivazione del Sistema di Protezione Civile che, in caso di evento eruttivo, vede l’allestimento di:
Sala Operativa Regionale (SOR) , presso gli uffici regionali di Potenza, con costante monitoraggio delle situazioni di crisi e collegamento con altri centri operativi a livello nazionale;
Centri di Coordinamento Soccorsi (CCS), che vengono attivati e fanno capo alle Prefetture di Potenza e Matera per la gestione delle emergenze ed il coordinamento di tutti i livelli territoriali della Protezione Civile;
Rete di Comunicazione per assicurare il collegamento tra la SOR, le Prefetture lucane, i Comuni coinvolti nell’accoglienza, le strutture di Protezione Civile e le squadre di volontari.
Il Piano Vesuvio per la Regione Basilicata dedica, infine, ampio spazio alla necessità di predisporre adeguati programmi di formazione, anche attraverso esercitazioni e simulazioni, rivolti a volontari e operatori della Protezione Civile, ma anche alle comunità coinvolte nelle fasi operative.
“ Ringrazio la Regione Basilicata e, in particolare, il Dirigente della Protezione Civile Giovanni Di Bello per aver messo a punto, con la sua efficiente struttura, una pianificazione di estrema complessità, che dettaglia ogni aspetto del trasferimento e dell’accoglienza qui da noi della popolazione del Comune di Boscotrecase, in caso di eruzione del Vesuvio. L’occasione è utile per sottolineare l’importanza strategica dello strumento pianificatorio nella gestione di qualsiasi emergenza di protezione civile, come massima espressione della prevenzione non strutturale richiamata dallo stesso Codice di Protezione Civile. Per questo, nei prossimi giorni presenteremo, insieme con la Regione Basilicata, il nuovo Piano Provinciale di Protezione Civile, frutto di un approfondito lavoro portato avanti nell’ultimo anno dal Tavolo Tecnico che ho insediato qui in Prefettura. E’, però, altrettanto fondamentale che anche i Sindaci, quali Autorità locali di Protezione Civile, procedano speditamente all’aggiornamento delle loro pianificazioni, per trovarci tutti pronti ad affrontare ogni emergenza ”, le parole del Prefetto Campanaro a chiusura della riunione.