Ilva, in attesa di risposte certe dal governo, la protesta dei lavoratori dell’Appalto e indotto va avanti
La mobilitazione dei lavoratori delle aziende dell’Appalto e Indotto dell’Ilva di Taranto continua. Al termine di una nuova e intensa giornata di protesta, che ha portato lavoratori e organizzazioni sindacali a disporre blocchi stradali e presidi, la voglia e la determinazione di far sentire la propria voce è più sempre più forte. Si manifesta da quattro giorni in difesa dei crediti vantati nei confronti dell’Ilva e per chiedere garanzie in merito al proprio futuro occupazionale. Intorno alle 18,00 sono stati rimossi i blocchi stradali attuati da questa mattina a Taranto sulla statale 106 per Reggio Calabria e sulla statale Appia per Bari. Resta il presidio sotto il Palazzo di Città di Taranto.
Lunedì mattina, insieme ai lavoratori, le organizzazioni sindacali di Fim, Fiom e Uilm faranno il punto della situazione e decideranno le prossime iniziative in attesa di risposte concrete da parte del governo. L’impressione è che la situazione stia peggiorando. I commissari dell’Ilva dove troveranno le risorse? E poi la mancanza di approvvigionamenti, il fermo di alcuni impianti e la mancanza di manutenzione oltre a creare problemi per la sicurezza potrebbero comportare la paralisi dello stabilimento.