In aumento le immatricolazioni ai corsi di Laurea del Sistema Universitario Regionale pugliese
Notizie molto confortanti giungono per la Puglia dall’Ufficio di Statistica del MUR: le immatricolazioni ai corsi di Laurea, Magistrale e a Ciclo Unico nel Sistema Universitario Regionale per l’anno accademico 2023/2024 crescono in tutti gli Atenei. Le immatricolazioni salgono di 6 punti percentuali, se comparate con quelle del 2022/2023, e di ben 12 punti percentuali, se comparate con quelle dell’anno accademico 2021/2022, segnato quest’ultimo dalla crisi pandemica.
I dati sono emersi dal monitoraggio che ogni anno l’Ufficio di Statistica del MUR effettua (solitamente tra i mesi di novembre e marzo) sul numero di studenti che si immatricolano per la prima volta nella loro vita ad un corso di Laurea o di Laurea Magistrale a Ciclo Unico nel sistema universitario italiano (https://ustat.mur.gov.it/) ed evidenziano una performance del sistema universitario Pugliese decisamente al di sopra della media nazionale, nella quale le immatricolazioni salgono di un solo punto percentuale rispetto a quelle del 2022/2023 e di 3 punti percentuali rispetto a quelle dell’anno accademico 2021/2022. Il decremento relativo all’a.a. 2022/2023 rispetto al 2021/2022 è stato, infatti, altamente compensato con l’incremento dell’a.a successivo.
“Accolgo il dato emerso dal monitoraggio delle immatricolazioni all’anno accademico corrente con grande piacere -dichiara l’assessore Regionale all’Istruzione e Università Sebastiano Leo- in quanto risulta invertire il trend registrato fino all’anno accademico precedente. Segno evidente di politiche del Diritto allo Studio attente e in grado di rendere attrattiva la nostra Università.”
Questo dato appare particolarmente confortante se comparato alla riduzione delle iscrizioni nelle università statali del sud di circa 155.000 (-25%) unità, come registrata nell’ultimo decennio e di recente pubblicata in rete da Filippo Celata (docente di geografia economico-politica presso l’Università di Roma La Sapienza).
Tale nuova condizione di contesto del sistema universitario regionale diventa ancor più sfidante per l’insieme articolato di politiche per il Diritto allo Studio messe in campo negli ultimi anni dalla Regione Puglia con interventi di sostegno alla formazione di eccellenza, misure di rimozione degli ostacoli che limitano l’accesso all’istruzione superiore, realizzazione di nuove strutture per l’aumento di posti alloggio e servizi innovativi per gli studenti, che si sono concretizzati attraverso un percorso partecipato con gli attori delle istituzioni locali, degli atenei e del mondo studentesco, in modo particolare attraverso l’implementazione del Progetto di Ricerca “Puglia Regione Universitaria” attuatosi nel biennio 2021/22, una ricerca-azione che ha posto al centro del suo interesse il benessere degli studenti e la loro inclusione nelle realtà urbane regionali in quanto cittadini e che ha avuto come prodotto finale una nuova Agenda Regionale per il Diritto allo Studio articolata in cinque temi: le attrezzature universitarie come occasione di rigenerazione urbana, il ruolo del sistema universitario nelle politiche culturali urbane, le agende per la sostenibilità degli atenei regionali, l’innovazione della offerta di servizi per il Diritto allo Studio e una migliore accessibilità alle sedi universitarie.
Una ricerca-azione che ha adottato, peraltro, un metodo di lavoro partecipato e un impegno inedito di integrazione tra il sistema universitario e i sistemi urbani della Puglia, perseguendo i suoi obiettivi attraverso la implementazione di interventi concreti sul territorio regionale definiti “Progetti Bandiera”, in modo da avviare lo sviluppo di un sistema universitario forte e attrattivo capace di competere anche con le università private e in particolare con quelle telematiche italiane, delle quali si è recentemente registrato un fortissimo incremento, con circa 122.000 unità, (+400%).
“Questi nuovi e confortanti dati del monitoraggio delle immatricolazioni all’anno accademico corrente -dichiara Nicola Martinelli presidente di Urban@it e coordinatore scientifico della ricerca – dimostrano senza dubbio che la direzione intrapresa con i 2 anni di attività di Puglia Regione Universitaria sia quella giusta, molto importante la sinergia tra sistema universitario regionale e le città, e che per tale motivo la ricerca si presenti ricca di potenzialità per un ulteriore forte sostegno allo sviluppo dell’attrattività delle università pugliesi nei prossimi anni”.
Infine, il processo in atto offre anche un’importante conferma al valore delle strategie regionali intraprese per il prossimo biennio, concretizzatesi con la volontà di implementare una nuova fase della ricerca Puglia Regione Universitaria.
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