In edicola ‘101 cose da fare’
“101 cose divertenti, insolite e curiose da fare gratis in Italia, almeno una volta nella vita”, Netwon Compton, 9,90 euro. Con questo attraente titolo, Isa Grassano, giornalista originaria di San Mauro Forte ma residente a Bologna, ha pubblicato il suo ultimo libro che è una guida turistica diversa dalle solite: in 280 pagine propone, a costo zero, non solo divertimento ma anche cultura, avventura, la scoperta di luoghi sconosciuti o la riscoperta di quelli poco conosciuti per una vacanza senza… svuotare il portafogli in giro per l’Italia. Come l’autrice scrive nella piega di copertina, “nel nostro Paese sono davvero molte le occasioni di distrazione di cui godere senza “tirar fuori un euro”. E vale la pena approfittarne”. Numerosi sono gli spunti che il lettore può trarre per visitare l’Italia in ogni periodo dell’anno: il venerdì a Milano, solo dalle 16.00 alle 19.30 però, si può visitare gratis il “Museo del Novecento”. Sempre gratis, si può visitare il “Museo della calzatura” a Vigevano (Pavia) o il “Museo del cavallo giocattolo” a Grandate (Como). Scendendo giù per l’Italia, a Camogli (Genova), ogni seconda domenica di maggio, festa di San Fortunato, patrono dei pescatori, si può mangiare pesce fritto gratis. Si può anche viaggiare all’estero restando in Italia, visitando l’antico Principato di Seborga (Imperia) o godersi gratis l’Italia in miniatura a Rimini, il giorno del proprio compleanno oppure, ancora, visitare gratis i Musei vaticani ma solo l’ultima domenica di ogni mese, dalle 9.00 alle 14.00, dopo aver fatto comunque una lunga fila. Si può vedere sorgere il sole del nuovo anno a Punta Palascia di Otranto (Lecce), il luogo più a est d’Italia, come buon auspicio per tutto il nuovo anno o passeggiare sulle dune di sabbia di Piscinas Arbus (Medio Campidano) in Sardegna, come se fossimo nel deserto del Sahara. Quasi tutte le regioni d’Italia sono prese in considerazione dalla giornalista e non poteva mancare la Basilicata: lo sfascio del carro della Madonna della Bruna a Matera, la visita alla cattedrale di Irsina che conserva la famosa e unica scultura di Andrea Mantegna raffigurante Sant’Eufemia, aggirarsi tra i calanchi e cattedrali di arenaria come se fosse il Far West, a Matera, cercare i fantasmi tra i ruderi di Craco vecchia e Campomaggiore vecchio, partecipare al Maggio di Accettura, intraprendere una passeggiata letteraria tra Castelmezzano e Pietrapertosa, assistere alla parata storica dei turchi a Potenza e partecipare al carnevale di San Mauro Forte, per ascoltare il suono forte e cupo dei campanacci e mangiare le frittelle di pasta lievitata, chiamate “scarpedd”. Ci sentiamo solo di fare un appunto proprio su questo, perché Isa Grassano poteva anche menzionare, accanto al carnevale di San Mauro, quello altrettanto importante di Tricarico, l’unico della Basilicata, tra l’altro, a far parte della Federazione europea delle città del carnevale (Fecc). Non ostante tutto, però, il libro è piacevole da leggere e sa coinvolgere il lettore che si sente trasportato nei diversi luoghi descritti dalla giornalista sammaurese, per un viaggio ideale che, da Milano, arriva in Sardegna, a Mamoiada (Nuoro), con la voglia di visitarli davvero, magari programmando ogni anno un itinerario diverso lungo tutto lo Stivale.
Vito Sacco