In Puglia 486 posti tagliati sull’organico di fatto dei docenti
La FLC CGIL Puglia esprime sdegno e preoccupazione per i tagli imposti dalla circolare del MIUR del 3 luglio n. 19400 che colpiscONO, quasi esclusivamente, le regioni meridionali e la Puglia in particolare.
Se a livello nazionale l’adeguamento degli organici di diritto del personale docente alle situazioni di fatto passa da 630.212 a 628.067 con un taglio di 2.145 posti, in Puglia l’organico di fatto dei docenti passa da 47.245 a 46.759 unità con un taglio di ben 486 posti di lavoro pari al 22,6% dell’intero taglio nazionale!
Posto che la Puglia già sconta un taglio di 222 posti sull’organico di diritto dei docenti, c’è ora da chiedersi quale colpa la nostra regione debba scontare visto che il taglio di questi 486 posti rappresenta in percentuale il taglio più consistente a livello nazionale che non trova alcuna giustificazione sul piano della distribuzione regionale degli organici, e sembra rispondere piuttosto a logiche di altra natura. Il sospetto è quantomeno lecito, visto che proprio in Puglia, unico caso in Italia, i livelli regionali di partiti che in Parlamento si accingono ad approvare il DDL sulla scuola, hanno invece coraggiosamente assunto una posizione radicalmente contraria chiedendo il ritiro per inemendabilità del DDL.
Da ultimo: se ai tagli dei docenti si aggiungono i 140 tagli agli organici del personale ATA previsti dalla legge di stabilità allora non si può negare che in Puglia siamo ormai in presenza di una vera e propria emergenza occupazionale nel comparto della scuola.
Altro che assunzioni: alla realtà virtuale delle assunzioni del duo Renzi-Giannini si contrappone una realtà di tagli che rende la situazione particolarmente grave per la scuola pugliese perché le scuole non sanno che farsene di “assunzioni virtuali” ma hanno bisogno di certezze sui numeri dei docenti e personale Ata. Per questi motivi chiederemo immediatamente alla dirigente dell’Ufficio scolastico regionale e al neopresidente della Regione Puglia, di intervenire rispettivamente sul MIUR e sulla Presidenza del Consiglio per ottenere ulteriori posti a difesa della scuola pubblica pugliese.
Per parte nostra sappiano tutti che non ci fermeremo e continueremo la nostra opposizione nelle piazze e nelle scuole.
Post scriptum
ci auguriamo con questo comunicato, che sarà inviato ai parlamentari pugliesi, di indurli a giusta riflessione nel momento del voto sul DDL.
Claudio Menga
Roberto Calienno
Giovanni Verga
Chiara De Bernardo
F. Capacchione