In Puglia più di un docente su 5 è precario
Terminata la prima tornata di nomine dei docenti supplenti dalle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) conferite dagli uffici scolastici provinciali (USP), abbiamo il quadro della composizione del personale docente nel territorio pugliese.
Il numero complessivo dei precari in Puglia
Sono 12.030 i supplenti individuati dalle GPS che hanno assunto servizio nei giorni scorsi. Una quantità enorme, soprattutto se comparata ai docenti di ruolo, con contratto a tempo indeterminato, presenti nelle scuole pugliesi che occupano i 46.103 posti “strutturati” (nel c.d. “organico di diritto” di posto comune) cui si aggiungono ulteriori 10.357 posti di sostegno coperti da docenti di ruolo, per un totale di 56.460 posti occupati da docenti di ruolo.
Nella scuola pugliese che è appena cominciata, dunque, più di 1 docente su 5, il 21,30% , è precario con un’incidenza particolare tra i docenti di sostegno. Nella platea dei precari pugliesi, infatti, 3 su 4 occupano un posto di sostegno . La precarietà , dunque, come abbiamo ampiamente rappresentato nelle settimane scorse e negli anni precedenti, incide maggiormente proprio su quel segmento della scuola pugliese nella quale ci vorrebbe più stabilità e continuità dei docenti, ovvero il sostegno. Va ricordato che i posti di sostegno utili per le supplenze aumenteranno nel corso dell’anno, per via delle prossime autorizzazioni di ulteriori posti in deroga e che questo sarà il primo anno (da almeno 7/8) in cui il numero di docenti supplenti supererà , anche in modo consistente, il numero dei docenti a tempo indeterminato di sostegno .
Se non si interverrà rapidamente sulla trasformazione in organico di diritto, come chiediamo da tempo, delle cattedre di sostegno la continuità didattica per gli alunni con disabilità e la stabilità lavorativa dei docenti precari rimarrà una chimera difficile da raggiungere, nonostante le dichiarazioni del ministro dell’istruzione.
Le supplenze sui posti comuni
Nel complesso, dunque, in regione, sono poco più di 3000 le supplenze conferite ai docenti sui posti comuni sui diversi gradi di istruzione: infanzia, primaria e sulle diverse discipline di secondaria di primo e secondo grado, circostanza che segnala la pressocchè sistematica saturazione dell’organico e la costante assenza di disponibilità – che ormai nel nostro territorio tocca anche le classi di concorso STEM – per i nostri supplenti. I circa 3000 incarichi a tempo determinato si distribuiscono in maniera differente tra i diversi gradi di istruzione, le discipline e le province, con alcune costanti (il sostegno è dappertutto oltre il 60% degli incarichi totali, con punte oltre l’80% nella BAT e a Lecce), ma anche con circostanze particolari ed emblematiche: Lecce, ad esempio, non conferisce nemmeno una supplenza su matematica e scienze (A028) e in tutta la BAT non viene conferito alcun incarico a tempo determinato su scienze motorie alle medie (A049) e nel complesso anche su matematica e fisica alle superiori (A027) complessivamente in Puglia arrivano meno di 80 supplenze. Si tratta di discipline sulle quali, fino a qualche tempo fa, le opportunità lavorative erano garantite da un ricambio generazionale molto consistente, ormai pressocchè totalmente completato. La precarietà e gli idonei dei concorsi 2020 e PNRR23 Le prospettive dei precari della nostra regione non appaiono rosee, dunque, sia che si ratti di docenti di sostegno sia che si tratti di docenti di posto comune o disciplina.
Centinaia di docenti abilitati e specializzati su sostegno (inseriti nelle prime fasce delle GPS) e migliaia di idonei delle procedure concorsuali del 2020 e del 2023 sono privi di incarico e non ricevono alcuna credibile prospettiva di valorizzazione della loro posizione nell’attuale sistema di reclutamento.
Sul sostegno registriamo un progressivo intasamento delle graduatorie degli specializzati soprattutto nelle province della Puglia centro settentrionale (Bari, BAT, Foggia) e in particolar modo nella secondaria di secondo grado , con un’alta incidenza su questo grado di istruzione degli specializzati esteri, cui il MIM ha incredibilmente consentito di concorrere per le supplenze lunghe da GPS inserendosi a pettine nelle graduatorie. Migliaia di euro spesi (perché la formazione è a carico dei precari ed è molto costosa) per l’accesso e la frequenza di percorsi di abilitazione o specializzazione, molto studio e fatica per superare le prove dei concorsi, anni di impiego come supplenti nelle nostre scuole, ma per molti di loro non c’è nemmeno il rinnovo dell’incarico a tempo determinato.
Le rivendicazioni della FLC CGIL e le prossime iniziative
La FLC CGIL è già impegnata da tempo nel rivendicare la stabilizzazione dei posti in deroga del sostegno non attuata per la prima volta dopo diverso tempo da questo governo. Circostanza che ha prodotto e produrrà durante l’anno risultati nefasti su bambini e studenti con disabilità, ma anche sulla qualità e la stabilità del lavoro degli stessi docenti. Chiediamo, inoltre, da mesi di riconoscere il diritto di tutti gli idonei del concorso PNRR23 a vedere valorizzata la propria posizione di docenti che hanno superato un concorso ordinario . Stiamo chiedendo una moratoria, rivolgendoci anche alla commissione europea, sulle prossime procedure concorsuali per consentire di
individuare una modalità di reclutamento che valorizzi efficacemente tanto la posizione degli idonei dei concorsi 2020, quanto quella degli idonei dell’ultimo concorso PNRR23. Dopo aver manifestato al fianco dei primi il 30 agosto , invitiamo tutti i lavoratori della scuola a unirsi ai secondi il prossimo venerdì 27 settembre a Bari alle ore 16 sotto l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia.
Il numero complessivo dei precari in Puglia
Sono 12.030 i supplenti individuati dalle GPS che hanno assunto servizio nei giorni scorsi. Una quantità enorme, soprattutto se comparata ai docenti di ruolo, con contratto a tempo indeterminato, presenti nelle scuole pugliesi che occupano i 46.103 posti “strutturati” (nel c.d. “organico di diritto” di posto comune) cui si aggiungono ulteriori 10.357 posti di sostegno coperti da docenti di ruolo, per un totale di 56.460 posti occupati da docenti di ruolo.
Nella scuola pugliese che è appena cominciata, dunque, più di 1 docente su 5, il 21,30% , è precario con un’incidenza particolare tra i docenti di sostegno. Nella platea dei precari pugliesi, infatti, 3 su 4 occupano un posto di sostegno . La precarietà , dunque, come abbiamo ampiamente rappresentato nelle settimane scorse e negli anni precedenti, incide maggiormente proprio su quel segmento della scuola pugliese nella quale ci vorrebbe più stabilità e continuità dei docenti, ovvero il sostegno. Va ricordato che i posti di sostegno utili per le supplenze aumenteranno nel corso dell’anno, per via delle prossime autorizzazioni di ulteriori posti in deroga e che questo sarà il primo anno (da almeno 7/8) in cui il numero di docenti supplenti supererà , anche in modo consistente, il numero dei docenti a tempo indeterminato di sostegno .
Se non si interverrà rapidamente sulla trasformazione in organico di diritto, come chiediamo da tempo, delle cattedre di sostegno la continuità didattica per gli alunni con disabilità e la stabilità lavorativa dei docenti precari rimarrà una chimera difficile da raggiungere, nonostante le dichiarazioni del ministro dell’istruzione.
Le supplenze sui posti comuni
Nel complesso, dunque, in regione, sono poco più di 3000 le supplenze conferite ai docenti sui posti comuni sui diversi gradi di istruzione: infanzia, primaria e sulle diverse discipline di secondaria di primo e secondo grado, circostanza che segnala la pressocchè sistematica saturazione dell’organico e la costante assenza di disponibilità – che ormai nel nostro territorio tocca anche le classi di concorso STEM – per i nostri supplenti. I circa 3000 incarichi a tempo determinato si distribuiscono in maniera differente tra i diversi gradi di istruzione, le discipline e le province, con alcune costanti (il sostegno è dappertutto oltre il 60% degli incarichi totali, con punte oltre l’80% nella BAT e a Lecce), ma anche con circostanze particolari ed emblematiche: Lecce, ad esempio, non conferisce nemmeno una supplenza su matematica e scienze (A028) e in tutta la BAT non viene conferito alcun incarico a tempo determinato su scienze motorie alle medie (A049) e nel complesso anche su matematica e fisica alle superiori (A027) complessivamente in Puglia arrivano meno di 80 supplenze. Si tratta di discipline sulle quali, fino a qualche tempo fa, le opportunità lavorative erano garantite da un ricambio generazionale molto consistente, ormai pressocchè totalmente completato. La precarietà e gli idonei dei concorsi 2020 e PNRR23 Le prospettive dei precari della nostra regione non appaiono rosee, dunque, sia che si ratti di docenti di sostegno sia che si tratti di docenti di posto comune o disciplina.
Centinaia di docenti abilitati e specializzati su sostegno (inseriti nelle prime fasce delle GPS) e migliaia di idonei delle procedure concorsuali del 2020 e del 2023 sono privi di incarico e non ricevono alcuna credibile prospettiva di valorizzazione della loro posizione nell’attuale sistema di reclutamento.
Sul sostegno registriamo un progressivo intasamento delle graduatorie degli specializzati soprattutto nelle province della Puglia centro settentrionale (Bari, BAT, Foggia) e in particolar modo nella secondaria di secondo grado , con un’alta incidenza su questo grado di istruzione degli specializzati esteri, cui il MIM ha incredibilmente consentito di concorrere per le supplenze lunghe da GPS inserendosi a pettine nelle graduatorie. Migliaia di euro spesi (perché la formazione è a carico dei precari ed è molto costosa) per l’accesso e la frequenza di percorsi di abilitazione o specializzazione, molto studio e fatica per superare le prove dei concorsi, anni di impiego come supplenti nelle nostre scuole, ma per molti di loro non c’è nemmeno il rinnovo dell’incarico a tempo determinato.
Le rivendicazioni della FLC CGIL e le prossime iniziative
La FLC CGIL è già impegnata da tempo nel rivendicare la stabilizzazione dei posti in deroga del sostegno non attuata per la prima volta dopo diverso tempo da questo governo. Circostanza che ha prodotto e produrrà durante l’anno risultati nefasti su bambini e studenti con disabilità, ma anche sulla qualità e la stabilità del lavoro degli stessi docenti. Chiediamo, inoltre, da mesi di riconoscere il diritto di tutti gli idonei del concorso PNRR23 a vedere valorizzata la propria posizione di docenti che hanno superato un concorso ordinario . Stiamo chiedendo una moratoria, rivolgendoci anche alla commissione europea, sulle prossime procedure concorsuali per consentire di
individuare una modalità di reclutamento che valorizzi efficacemente tanto la posizione degli idonei dei concorsi 2020, quanto quella degli idonei dell’ultimo concorso PNRR23. Dopo aver manifestato al fianco dei primi il 30 agosto , invitiamo tutti i lavoratori della scuola a unirsi ai secondi il prossimo venerdì 27 settembre a Bari alle ore 16 sotto l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia.
Auspichiamo che, invece di occuparsi della diffusione di supposte teorie “gender” nelle scuole, i nostri rappresentanti politici e istituzionali territoriali che hanno a cuore l’istruzione si cimentino a trovare una soluzione al collo di bottiglia lavorativo in cui si trovano diverse migliaia di docenti pugliesi, abilitati, specializzati e idonei nelle nostre graduatorie.