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In Regione un incontro sul progetto Hermes “Telemedicina in Puglia”

Si è tenuto ieri in Regione Puglia un incontro sul progetto Hermes “Telemedicina in Puglia: rotta tracciata, pronti a prendere il largo”.

A conclusione della prima fase di attività del progetto, che ha permesso di sperimentare il modello gestionale in cinque patologie croniche con gli strumenti della telemedicina, e di progettare il monitoraggio e l’assistenza digitale delle persone con malattie croniche, il Dipartimento Promozione della Salute e del Benessere Animale della Regione Puglia ha analizzato con i partner di progetto i risultati dell’attività di progettazione e sviluppo dei modelli operativi, tracciando un primo bilancio del lavoro svolto e indicando i prossimi passi da compiere.

 

Il Progetto Hermes integra l’esperienza finora condotta in Telemedicina e riafferma la posizione della Regione Puglia che, insieme alla Lombardia, è diventata capofila in Italia per la telemedicina.

Il Progetto è un valido strumento per consolidare questo prestigio, perché per la prima volta il paziente cronico, affetto da una delle cinque patologie coperte dal Progetto, potrà essere costantemente monitorato e valutato dal proprio centro di riferimento.

 

La Puglia ha da tempo intrapreso un percorso di sperimentazione e implementazione di modelli innovativi per la gestione della cronicità, costruendo le fondamenta per una progressiva digitalizzazione della gestione del Paziente.

 

Hermes ha il compito di definire i modelli operativi per la gestione digitale del Paziente cronico attraverso una progettazione attenta, che stabilisce modalità, percorsi, criteri di valutazione.

 

“Il Progetto Hermes – ha dichiarato Vito Montanaro, Direttore del Dipartimento Promozione della Salute e del Benessere Animale della Regione Puglia – è l’esempio di un approccio innovativo, modulare e partecipato all’evoluzione del sistema sanitario. Attraverso la telemedicina pone al centro la continuità e la prossimità di cura per i pazienti cronici, in linea con quanto previsto dal DM 77. I percorsi pazienti sono stati strutturati in modo da seguire la condizione patologica dallo screening al follow-up, tenendo conto delle indicazioni dei referenti clinici regionali. Il progetto si fonda sulla partnership pubblico – privato (Regione Puglia – Novartis). Più che un esempio, il Progetto Hermes può essere un modello da estendere ad altri ambiti per supportare il cambiamento dei sistemi sanitari regionali”.

 

L’aumento dell’età media della popolazione e il miglioramento della capacità di diagnosi precoce negli ultimi decenni hanno portato e porteranno nei prossimi anni ad un incremento dei costi sanitari, in particolar modo nel campo delle patologie croniche. Si stima infatti che nel 2028 si spenderanno complessivamente per le cronicità 70,7 miliardi di Euro a fronte dei 66,7 miliardi spesi nel 2019 (Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, 2019).

 

Parallelamente, è ormai chiaro come, sulla spinta del Covid-19 e del PNRR, la programmazione sanitaria nazionale e regionale identifichi la telemedicina come uno dei perni chiave del Sistema Sanitario Nazionale del domani. Il Progetto Hermes coniuga innovazione tecnologica e di processo, parte dalla pianificazione strategica della Sanità Digitale in Regione Puglia (Dipartimento Salute ed Area E-health) e definisce la programmazione operativa con i medici ed il personale sanitario, introducendo la presentazione di nuovi standard comuni per la misurazione degli obiettivi e dei risultati partendo dalle esigenze dei pazienti. La disponibilità di dati in digitale e la acquisizione da fonti certificate sono condizioni abilitanti del Progetto Hermes, che affianca all’implementazione della telemedicina la definizione di modelli di gestione digitali per le Cronicità Complesse e rappresenta pertanto uno dei primi casi in Italia in cui si ragioni sull’aggiornamento dei PDTA includendo tutte le possibili prestazioni in telemedicina. La creazione di una piattaforma alla base dell’Ecosistema regionale garantisce governance e strumenti di controllo e di monitoraggio per lo sviluppo di una cultura basata sul dato e la creazione di un nuovo linguaggio basato su un approccio scientifico. I risultati raggiunti oggi rappresentano una fase iniziale: la sfida è ora estendere il progetto ad altre patologie croniche in tutta la Regione Puglia.

 

Il Progetto Hermes – Implementation Science: modelli operativi per la gestione digitale del paziente cronico nasce da un partenariato tra Regione Puglia e Novartis Farma S.p.A. con il supporto tecnico di IQVIA.

 

Il progetto si pone l’obiettivo primario di supportare lo sviluppo della telemedicina per la gestione delle Cronicità Complesse in Regione Puglia, con la finalità di garantire una “patient centered, virtual care” partendo dalle necessità degli esperti di patologia con un loro coinvolgimento attivo nella definizione di modelli e processi, tramite alcune importanti attività:

 

1. Definizione di un modello operativo di gestione digitale del paziente cronico per le patologie con gestione ad oggi prevalentemente ambulatoriale e ospedaliera.

2. Identificazione dei requisiti generali di tale modello, per poi verticalizzarlo su 5 specifici ambiti di patologia (Sclerosi Multipla, Scompenso Cardiaco, Reumatologia/Artriti, Dermatologia/Psoriasi, Asma grave).

3. Supporto nella stesura di un documento di raccomandazioni condiviso con il gruppo di lavoro, composto da figure di governo regionale e KOL degli specifici ambiti di patologia.

4. Supporto all’avvio del modello operativo nelle diverse aree terapeutiche, monitoraggio del loro sviluppo e raccolta di buone pratiche e raccomandazioni.

 

 

Vengono dunque messi al centro due principali ambiti di intervento tra loro correlati e interconnessi con un approccio multidisciplinare e che tiene conto anche delle riflessioni nel tempo espresse dal paziente:

• la gestione delle patologie croniche complesse;

• l’integrazione di strumenti di telemedicina nel modello operativo di gestione di tali patologie.

 

La gestione delle patologie croniche complesse risulta essere chiave per Regione Puglia: da un lato, la progressiva integrazione con il territorio, nonostante una ancora prevalente gestione ospedaliera, risulta essere sempre più cruciale sulla spinta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del DM 71; dall’altro, queste patologie sono caratterizzate da un’elevata complessità sanitaria e allo stesso tempo dalla necessità di una presa in carico continuativa, con un forte impatto sul carico e sui costi del sistema sanitario.

 

Parallelamente le opportunità offerte dal digitale e la telemedicina nello specifico, sono ugualmente chiave per avvicinare i setting di cura al paziente e per migliorare le connessioni tra gli attori coinvolti nel percorso, integrandosi in modo efficiente con la gestione in presenza.

 

Da tutto ciò deriva dunque la volontà di procedere con l’identificazione di modelli operativi per la gestione digitale dei pazienti cronici complessi. Modelli operativi pensati per essere tradotti in un progetto implementativo pilota, e che hanno visto proprio per questo motivo la selezione di 5 Cronicità Complesse (Sclerosi Multipla, Spondiloartriti e Artrite Reumatoide, Psoriasi, Scompenso Cardiaco, Asma), presso AOU Policlinico di Bari, AOU Policlinico di Foggia e ASL Bari.

 

La sfida del futuro abilitata dal progetto è quella di trasformare i modelli operativi prodotti in reale pratica clinica, in primo luogo nelle strutture coinvolte nel progetto e poi in tutto il SSR pugliese.

Le esperienze riportate sottolineano l’effettiva fattibilità di quanto disegnato, sottolineando l’opportunità di scalare il modello nel prossimo futuro grazie allo sviluppo e implementazione di piattaforme di telemedicina che tengano a riferimento quanto prodotto dal progetto.

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