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Inaugurata a Venosa la mostra di Romano Buratti

Domenica 26 giugno si è inaugurata a Venosa, negli spazi della Galleria 25, in piazza Orazio n. 25, la mostra personale del Maestro Romano Buratti. Al vernissage era presente lo stesso artista romagnolo, intrattenutosi per qualche ora con il numeroso pubblico giunto per ammirare le opere esposte, selezionate all’interno della sua vasta produzione degli ultimi decenni.

Romano Buratti è nato a Cesena nel 1937 e attualmente vive a Roncofreddo (FC). In gioventù interrompe gli studi all’Accademia di Belle Arti di Ravenna per intraprendere un proprio percorso artistico personale. Dal 1974 inizia a ricevere il consenso del pubblico e della critica, che successivamente cresce e si consolida. Nella sua ultratrentennale carriera ha esposto in varie collettive e ha allestito numerose personali in prestigiose gallerie e musei europei, ottenendo sempre vivo interesse dai media e molteplici recensioni da parte della critica di settore. Per anni interessato alla grafica umoristica, ha collaborato con giornali e riviste.

Con la sua pittura “neorealista” Buratti racconta la propria storia e la condivide con lo spettatore. “La mia arte – ha dichiarato al pubblico venosino – nasce dai miei ricordi e dalle mie radici, dal periodo dell’infanzia in cui sono vissuto in campagna, in mezzo ai contadini, a contatto con la gente umile e operosa. Queste esperienze hanno lasciato in me dei sentimenti vivi e profondi, che cerco di trasmettere attraverso le mie opere.”

Nei suoi dipinti sono rappresentati “episodi vissuti, immaginati e deformati”, scene di vita quotidiana tipiche della Romagna rurale della metà del Novecento. I protagonisti sono persone genuine e popolari, resi con un segno forte ed espressivo, che non lascia spazio alla bellezza apparente, ma è lo stesso capace di raggiungere momenti di grande intensità lirica. Il linguaggio è diretto e autentico, perché dialoga con lo spettatore e si rivolge alle emozioni umane, in particolare stimolando il sorriso.

È la forte carica ironica ad emergere maggiormente dalle opere di Buratti, che possono essere definite quasi delle vignette su tela (ma in mostra sono presenti anche dei carboncini). I suoi personaggi, molte volte ritratti in situazioni divertenti o in pose bizzarre, ci raccontano con fare giocoso la quotidianità e i piaceri più semplici. Non c’è spazio per la fatica e la sofferenza, a prevalere è sempre la magia del sorriso. I loro volti caricaturali sono maschere velate di ironia, la quale lascia spazio soltanto alla tenerezza, quando l’autore si concentra su scene romantiche di amore al di là del tempo e dei canoni estetici. La mostra antologica in corso presso Galleria 25 resterà aperta al pubblico fino al prossimo 24 luglio, tutti i giorni dalle ore 17.30 alle 21.

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