Inaugurato a Tricarico il centro culturale Giovanni Paolo II
E’ intitolato al Beato Giovanni Paolo II il centro culturale voluto a Tricarico dal Ve-scovo della Diocesi di Tricarico, monsignor Vincenzo Orofino, che lo ha inaugurato lo scorso gio-vedì 13 ottobre, insieme al parroco della Cattedrale, don Giovanni Trolio. La sede è situata in piazza Garibaldi, la piazza principale del paese arabo-normanno e c’era tanta la partecipazione della gente alla benedizione del locale del centro che, ha detto don Giovanni Trolio durante il suo intervento, “vuole essere, come dice il Vangelo, una luce, una lampada che viene posta sul moggio, perché sia visibile a tutti. Questa luce, che illumina noi, illumina anche i nostri ragionamenti, viene dalla parola di Dio, viene dalla sacra Scrittura, perché è lì che noi conosciamo la verità di Dio sull’uomo e sul senso della vita”. L’obiettivo che il Vescovo si è posto, nel voler aprire un centro culturale, ha spiegato poi don Giovanni, è di far sì che i cristiani cattolici imparino a interpretare la realtà, la vita di tutti i giorni, quindi i fatti che accadono, con gli occhi della fede, con gli occhi del Vangelo. Monsignor Vincenzo Orofino ha, poi, aggiunto che l’idea di aprire il centro culturale nella piazza principale del paese è nata dalla convinzione che essa è il luogo dell’incontro, dell’esperienza, del dialogo: è il luogo in cui si comunicano le idee, le persone s’incontrano e si scambiano le esperienze. “Se la fede resta solo relegata in chiesa, solo relegata a una devozione – ha proseguito il Vescovo – non è fede cattolica, è più assimilabile a un po’ di bigottismo; invece la fede deve diventare cultura, cioè modo di essere, di esistere e di vivere: deve diventare criterio di giudizio. Cioè, noi apriamo questo centro culturale per imparare a giudicare i fatti a partire dalla fede. Ecco perché usiamo gli strumenti cattolici, perché ci sono alcuni che fanno proprio questo mestiere, sanno leggere la realtà a partire dalla fede e non è detto che tutti dobbiamo saperlo fare”. Per questo motivo, il vescovo ha detto di ritenere fondamentale imparare la fede come criterio di giudizio dei fatti della vita, come criterio di giudizio della realtà. Infine, monsignor Orofino ha invitato la cittadinanza a sentirsi a casa propria nella sede del centro e a renderlo vivo partecipando alle attività e proponendone di nuove. Il centro sarà aperto tutti i giorni, a cura di alcuni volontari che hanno dato la disponibilità, tra cui Vincenzo Caivano, già dipendente comunale e Alessio Apolito, già dirigente scolastico e si potrà leggere sia la stampa quotidiana cattolica, come Avvenire e L’Osservatore Romano, sia la stampa periodica cattolica, come Famiglia Cristiana o il periodico diocesano Fermenti. Inoltre, due sono le attività già programmate: Alessio Apolito curerà la rassegna stampa di Avvenire ogni ultimo giovedì del mese, mentre don Giovanni Trolio proseguirà, con la lettura dell’Esodo, il corso biblico già avviato gli anni scorsi ma con una importante novità: un corso di elementi di ebraico antico per poter meglio comprendere le sacre Scritture.
Vito Sacco