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Inaugurato il nuovo acceleratore lineare della Radioterapia al Policlinico di Foggia

“Continua il rafforzamento del Policlinico Foggia, sul quale si poggiano le aspettative di salute di un territorio che merita il meglio della medicina italiana”. Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla presentazione ufficiale del nuovo acceleratore lineare in dotazione alla Struttura complessa di Radioterapia, diretta da Giorgia Cocco: un apparecchio Versa HD di ultima generazione, in grado di trattare con la più elevata precisione e accuratezza qualunque caso clinico, dai convenzionali a quelli più complessi. Accanto al presidente Emiliano, erano presenti l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Piemontese, il direttore generale facente funzioni del Policlinico Foggia Elisabetta Esposito, il direttore sanitario Leonardo Miscio, il direttore della Radioterapia Giorgia Cocco, il direttore del Dipartimento di Radiodiagnostica Sergio Modoni, l’ingegnere clinico Daniele Campaniello e il cappellano del Policlinico don Michele Noto, per la benedizione del macchinario.

“Con la Cardiochirurgia – ha aggiunto Emiliano – abbiamo avviato un’impresa veramente complessa che continua con i nuovissimi macchinari e l’imminente avvio dei lavori del nuovo blocco. Negli ultimi nove anni la realtà di questo Policlinico è cambiata al punto da portare molti a curarsi a Foggia, per questo motivo stiamo investendo su quest’area. La strada è lunga, ci vuole tanta concordia e ci vogliono medici che sappiano lavorare di squadra, avendo un approccio multidisciplinare e ricordandosi sempre che i pazienti sono la cosa più importante”.

“Non sono qui solo per inaugurare una nuova apparecchiatura – ha detto l’assessore Piemontese – ma per testimoniare come l’impegno della Regione nel garantire ai pazienti l’accesso a trattamenti sempre più innovativi, sicuri e mirati sia continuo. Il Policlinico Foggia ha completato l’installazione del nuovo acceleratore lineare nei tempi previsti, i trattamenti per i pazienti sono già ripresi e questa apparecchiatura è tra le più all’avanguardia in questo momento in Puglia. Sarà possibile adesso migliorare l’efficacia della radioterapia, offrendo soluzioni terapeutiche personalizzate, tempi di trattamento ridotti e maggiore precisione, con un impatto significativo per la qualità delle cure oncologiche sul territorio. La sanità è in continua evoluzione e il nostro obiettivo è quello di mettere sempre il paziente al centro, garantendogli le migliori cure possibili. Grazie al Pnrr stiamo procedendo con l’ammodernamento delle grandi macchine di radiodiagnostica e radioterapia per permettere ai cittadini foggiani e pugliesi di avere cure al passo con le innovazioni scientifiche e tecnologiche. Ringrazio la direzione strategica del Policlinico Foggia, la dottoressa Giorgia Cocco e tutto il personale sanitario per l’impegno profuso nel ridurre al massimo i disagi per i pazienti in questa fase di transizione”.

“Il macchinario – ha sottolineato il direttore generale facente funzioni del Policlinico Foggia, Elisabetta Esposito – è stato acquistato attraverso un finanziamento complessivo di 6 milioni 500 mila euro, riveniente da fondi ministeriali e regionali destinati specificamente al rinnovamento tecnologico delle radioterapie oncologiche. Con questo investimento, nei primi giorni di marzo inizieranno anche i lavori per l’installazione di un secondo acceleratore lineare nuovo in sostituzione di quello più datato. A settembre la Struttura di Radioterapia disporrà di due macchine identiche, perfettamente intercambiabili, per rendere possibile il trasferimento dei pazienti in corso di trattamento da un acceleratore lineare all’altro in caso di necessità, senza dover ripianificare il trattamento, per garantire la continuità terapeutica in caso di guasti”.

“Con questo nuovo acceleratore lineare in funzione dal 29 gennaio scorso – ha aggiunto la dottoressa Cocco – verranno trattati all’incirca tra i 30 e i 40 pazienti al giorno. La radioterapia è in continua evoluzione e il trattamento del cancro si sta spostando dalla fase terminale alla gestione della malattia cronica: occorrono trattamenti più rapidi ed efficienti in termini di costi, nonché sicuri e precisi per tutti i pazienti con soluzioni dedicate a ogni singolo caso. L’acceleratore lineare Versa HD con High-Definition Dynamic Radiosurgery (HDRS), offre capacità di utilizzo uniche con una visualizzazione della posizione del tumore in 4D. È veloce e preciso: eroga qualsiasi trattamento in un intervallo di tempo standard di 15 minuti. Per i polmoni, per esempio, la somministrazione di energia avviene in meno di due minuti, per la prostata circa 90 secondi. Il Versa HD è in grado di colpire in modo preciso il bersaglio tumorale, evitando danni ai tessuti sani circostanti. Questo è possibile grazie al collimatore multilamellare integrato nella testata, dotato di 160 lamelle da 5 millimetri che permette un’accurata conformazione del fascio di radiazioni. Questa accuratezza nel colpire il bersaglio è disponibile su un ampio campo di irraggiamento e può essere utilizzata anche nella cura di patologie tumorali molto complesse”.

Grazie alla velocità molto elevata delle lamelle fino a 6,5 centimetri al secondo, è possibile erogare le dosi necessarie in circa un terzo del tempo che veniva impiegato sul precedente acceleratore, permettendo anche di ridurre l’esposizione complessiva e aumentando il comfort del paziente e riducendo gli effetti collaterali.

“All’acceleratore – ha detto l’ingegner Campaniello – è collegata una Cone Beam CT, apparecchiatura in grado di acquisire immagini TAC che consentono il preciso posizionamento del paziente prima di ogni seduta. L’obiettivo tumorale, infatti, può muoversi in base a variabili diverse, come il respiro o il riempimento della vescica o dell’intestino, che possono determinare uno spostamento della neoplasia anche di alcuni centimetri. Con l’utilizzo della Cone Beam CT – è possibile gestire in modo ottimale tutti i tipi di trattamenti, anche quelli interessati dal movimento respiratorio come la radioterapia al polmone, al fegato ed al pancreas, difficili perché il target si muove in modo non trascurabile. Questa metodica, IGRT Radioterapia Guidata da Immagini, permette di massimizzare l’effetto delle cure, evitando la radiazione delle zone sane”.

La dottoressa Cocco ha sottolineato inoltre che “con i sistemi 4D di compensazione del movimento d’organo è possibile monitorare gli spostamenti che avvengono durante il trattamento e che possono dipendere dall’atto respiratorio: in questo modo è possibile correggere le impostazioni del trattamento per compensare l’errore provocato da questi movimenti”.

“L’errore di erogazione – ha concluso Campaniello – viene ridotto da sistemi di posizionamento e immobilizzazione del paziente: lettini, cuscini e sistemi ottici di monitoraggio. È infatti installato un tavolo di trattamento robotizzato, che è possibile regolare sia dall’interno del bunker sia dalla sala comandi”.

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