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Incentivi energia, la protesta di Confapi Basilicata

L’approvazione del decreto legislativo sulle energie rinnovabili nella seduta del Consiglio dei Ministri del 3.3.2011, ha di fatto compromesso l’attuazione di tutti i progetti fotovoltaici a valere sulla legge regionale n. 1/2010. Secondo CONFAPI Matera dal decreto Romani giunge uno stop per le piccole e medie imprese in materia di energia da fonti rinnovabili, ponendo le basi per una crisi del settore. Il decreto, infatti, ha stabilito che gli incentivi del terzo conto energia verranno concessi solo agli impianti che saranno allacciati alla rete elettrica entro il 31 maggio 2011, una previsione temporale che rischia di distruggere un sistema di pmi impossibilitate ad ultimare gli investimenti avviati nei mesi scorsi. Si calcola che meno del 20% riuscirà ad effettuare l’allacciamento in tempo, mentre per il restante 80% gli investimenti si riveleranno fallimentari. Per quanto riguarda la Basilicata, in particolare, la situazione è molto critica. Il decreto sulle energie rinnovabili ha introdotto in maniera retroattiva requisiti tecnici che, di fatto, annullano i progetti già presentati e in attesa di autorizzazione, facendo salvi i soli impianti fotovoltaici per i quali sia stata presentata richiesta per il conseguimento del titolo entro il 1° gennaio 2011. Considerato che il Disciplinare del PIEAR Basilicata, pubblicato sul Bur del 31.12.2010, ha consentito la presentazione delle richieste di autorizzazione unica non prima del 15 gennaio 2011, ci troviamo di fronte ad un blocco spropositato della libertà di iniziativa economica, attuato con un improvviso mutamento del quadro legislativo e modificando retroattivamente un regime di incentivazione, peraltro senza prevedere un periodo transitorio. Per questo motivo il presidente di CONFAPI Matera, Vito Gravela, ha inviato una nota alla Regione Basilicata evidenziando che tale tentativo da parte del Governo nazionale, se non fronteggiato con forza in tutte le sedi, arrecherà gravi danni al tessuto produttivo della nostra regione, a causa dei numerosi progetti d’investimento già avviati e con ingenti risorse finanziarie impiegate, che non sarebbero più realizzabili.

D’altronde, una regione che tanto contribuisce al soddisfacimento del fabbisogno energetico del Paese, attraverso lo sfruttamento delle fonti fossili, vorrebbe contribuire anche con la produzione di energia pulita. Occorre, quindi, valorizzare non solo le risorse fossili di cui la regione Basilicata e la provincia di Matera sono ricche, quali petrolio, gas, acqua, ma anche le risorse che producono energie rinnovabili, altrettanto cospicue, quali il sole ed il vento. Gravela, pertanto, chiede una forte mobilitazione della classe politica al fine di difendere gli interessi nella nostra piccola comunità, chiedendo una modifica del decreto che faccia salvi tutti i progetti presentati il 15 gennaio 2011 e che preveda un periodo di transizione dall’attuale al nuovo Conto Energia.

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