Inchiesta escort a Palazzo Grazioli, spunta il nome di Salvatore Castellaneta
Nelle indagini sull’imprenditore Giampaolo Tarantini ed al suo giro di escort nella residenza romana del premier Berlusconi spunta un nome nuovo, quello di Salvatore Castellaneta, noto avvocato di Fasano (BR), che da anni gestisce uno studio legale a Bari, in via De Rossi. Noto come Totò, ex consigliere comunale della Dc tra gli anni 80 e 90, attualmente si è allontanato dal mondo della politica, anche se coltiva amicizie nel Pd, specie con Nicola Latorre, senatore e vicepresidente del Partito Democratico, fasanese come lui. Su Castellaneta pendono accuse molto pesanti: associazione a delinquere, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione; tutti reati che, secondo la Procura barese, l’avvocato salentino avrebbe commesso inducendo Grazia Capone, una ragazza di Bari meglio nota come ‘Angiolona Jolie’, a recarsi presso Palazzo Grazioli assieme ad altre 3 donne (Patrizia D’Addario, Barbara Montereale e Lucia Rossini). Il tutto per favorirne la prostituzione, dietro corrispettivo in denaro.
Ma le indagini su di lui sembrano non scalfirlo, tant’è che, ricorda qualche suo amico, ha organizzato recentemente altre feste, al vaglio degli inquirenti. “Una di queste è stata solo per pochi intimi – ha detto un amico di Castellaneta – ma comunque divertente, perché poi Totò si è addirittura vestito da prete”. Di Castellaneta si inizia a parlare nel luglio 2009, quando gli investigatori lo considerano una traccia importante per il prosieguo delle indagini sul giro di feste che Tarantini aveva creato per accattivarsi l’amicizia del premier. Oltre a Castellaneta, la Procura di Bari ha notificato un avviso di conclusione delle indagini ai fratelli Giampaolo (Giampì) e Claudio Tarantini, Sabina Began (soprannominata ‘Ape Regina’), alle presunte escort Francesca Lana e Letizia Filippi (diventata famosa per un suo flirt con Cristiano Ronaldo), a Massimiliano Verdoscia (socio di Tarantini) e a Pierluigi Faraone.