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Incidente Andria-Corato, gli avvocati di Ferrotramviaria depositano istanza di ricusazione

I difensori della società Ferrotramviaria hanno depositato ieri un’istanza di ricusazione del collegio giudicante nel processo per l’incidente ferroviario del 12 luglio 2016, che provocò la morte di 23 persone lungo la linea Andria-Corato.
L’azienda ferroviaria è tra i 18 imputati (in qualità di persona giuridica) nel processo in corso dall’11 aprile scorso. Il 7 maggio scorso il Tribunale collegiale (presidente Giulia Pavese) ha emesso quattro decreti, tra cui uno che ordina la citazione della Regione Puglia in qualità di responsabile civile.
Alla sbarra ci sono i capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli; il capotreno sopravvissuto Nicola Lorizzo, e il dirigente coordinatore centrale (Dcc), Francesco Pistolato; i vertici di Ferrotramviaria, ovvero l’ex presidente e ad Enrico Maria Pasquini e sua sorella Gloria Pasquini, subentrata al primo dopo le dimissioni del dicembre 2013; il direttore generale Massimo Nitti e il direttore di esercizio Michele Ronchi. Indagati anche altri sei dirigenti di Ferrotramviaria (Giulio Roselli, Vito Mastrodonato, Francesco Giuseppe Michele Schiraldi, Tommaso Zonno, Giandonato Cassano e Antonio Galesi); e, poi, il direttore generale della divisione Tpl del ministero delle Infrastrutture, Virginio Di Giambattista; Alessandro De Paola e Pietro Marturano, in qualità di direttori dell’Ustif (che si occupa delle linee ferroviarie in concessione) di Puglia, Basilicata e Calabria (il primo dal gennaio al giugno 2011 e dal giugno 2013 al dicembre 2014, il secondo dal 19 febbraio 2015). I reati – contestati a vario titolo – dai pm Alessandro Pesce e Marcello Catalano sono quelli di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso. Una diciottesima persona, Elena Molinaro, dirigente del ministero delle Infrastrutture, ha scelto l’abbreviato. Ferrotramviaria spa è imputata come persona giuridica e risponde dell’illecito amministrativo dipendente dai reati commessi da vertici e dirigenti.
Sono costituiti come parti civili la Regione Puglia, i Comuni di Corato, Andria e Ruvo di Puglia, le associazioni Acu, Ubf, Codacons, Confconsumatori, Anmil e Gepa, oltre ai parenti delle vittime e ai feriti (ad eccezione di quanti hanno ritirato la costituzione dopo aver già ottenuto i risarcimenti danni dall’assicurazione).

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