Incontri a Salandra e San Mauro Forte per promuovere la Carta dei Diritti dell’Onu
“L’unione fa la forza. E’ importante che i bambini ed i ragazzi ‘facciano rete’ perché questo può dare più vigore all’affermazione dei loro diritti. Nel nostro Paese, la Dichiarazione Onu è stata recepita e approvata con una legge del 1991 e, da quel momento, anche la legislazione della nostra Regione ha fatto propri quegli ideali: la tutela e la protezione dell’infanzia e dell’adolescenza, nessuna bambina o ragazza esclusa, nessun bambino o ragazzo escluso, senza alcuna distinzione di razza, di colore, di lingua, di religione, di opinione personale o familiare”. Così il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Basilicata, Vincenzo Giuliano, nel corso degli incontri sulla promozione della Carta dei Diritti dell’Onu con gli alunni dell’Istituto comprensivo di Salandra e San Mauro Forte, svoltisi nei giorni scorsi. Incontri che sono serviti a mettere in evidenza l’esistenza di due piani: quello dell’enunciazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti e quello della loro applicazione pratica. La maggiore consapevolezza da parte dei minori e la presenza del Garante nelle loro scuole ha consentito di avvicinare questi due piani.
“Ma quali sono questi diritti? Diritti – ha spiegato Giuliano – che sono stati riconosciuti a bambini e adolescenti che si possono raggruppare in quattro grandi tipologie: il diritto all’educazione, il diritto all’istruzione, il diritto alla cura sanitaria e quello all’assistenza sociale. Parlando di educazione, dobbiamo ricordare che ogni bambino è venuto al mondo come persona umana nella sua individualità irripetibile e inimitabile, dotato di talenti che lo rendono essere sociale irrinunciabile e che fanno consistere la finalità essenziale della sua vita nel volere, potere e dover maturare al meglio la sua personalità, quale valore unico di rilievo personale, familiare e sociale. Il diritto all’istruzione – ha specificato il Garante – inizia nella scuola materna, come periodo di preparazione all’ingresso nei cicli scolastici ed è condizione indispensabile perché il bambino, ovvero il ragazzo possa proseguire i suoi studi fino ai livelli più alti, e possa inserirsi attivamente nella società e nella vita economica, ricordando che a lui è riconosciuto il diritto all’istruzione ed alla formazione durante l’intero arco della vita. Di qui – ha sottolineato Giuliano – l’importanza insostituibile delle Istituzioni scolastiche che affiancano l’alunno lungo tutto l’arco dell’infanzia e dell’adolescenza, dai quattro anni al termine della scuola dell’obbligo e anche oltre, offrendo gli strumenti cognitivi per inserirsi nel mondo del lavoro e per affrontare, nel periodo lavorativo, ogni circostanza sfavorevole e adottarsi al mutare della vita economica. I diritti alla cura sanitaria e all’assistenza sociale – ha proseguito Giuliano – richiamano tutti quei servizi che sono necessari alla tutela della salute ed al sostegno alle famiglie in difficoltà”.