Incontro-dibattito Adiconsum a Policoro
L’ADICONSUM Cisl di Matera ha organizzato un incontro dibattito sul tema “Io non voglio il falso” che si terrà il 17 novembre 2012 a Policoro, presso la sede locale dell’Associazione, in Via Giustino Fortunato, dalle ore 10,00 alle 12,00. Al dibattito parteciperà Marina Festa, Segretario Provinciale Adiconsum, Maria Filomena Giordano, Responsabile dell’Adiconsum di Policoro, Marino Filippo, Presidente Confcommercio e Giuseppe Amatulli, Segretario Regionale della Cisl. Dire “no” alla contraffazione – ha spiegato Marina Festa, Segretario Provinciale dell’Adiconsum – vuol dire “no” alle mafie e al commercio illegale che con tali attività trova un comodo mezzo per riciclare fondi provenienti da altre attività illecite, come ad esempio il traffico di droga.
La contraffazione dell’abbigliamento e degli accessori moda forse è quella più sotto i riflettori della cronaca, ma non è la sola e neanche la più pericolosa per la salute e la sicurezza dei consumatori. Infatti, essa riguarda oramai anche prodotti farmaceutici, cosmetici, profumi, alimenti, bevande, ma anche pezzi di ricambio per veicoli, strumenti chirurgici, apparecchiature medicali, articoli sanitari per sale operatorie e studi medici. Contraffazione che troppo spesso viene percepita dai consumatori come una forma inoffensiva di delinquenza, senza rendersi conto degli effetti devastanti:
• 200.000 le persone che muoiono ogni anno di malaria, perché curati con farmaci contraffatti
• 50.000 i bambini morti dopo aver ricevuto una vaccinazione antimeningite rivelatasi contraffatta
• 100.000 i posti di lavoro persi in Europa
• 6 miliardi di euro di evasione fiscale in Italia
• Migliaia le aziende chiuse.
Questi sono alcuni i dati in numerosi incontri e forum organizzati dall’Adiconsum. Con questa iniziativa – ha concluso Marina Festa – intendiamo rafforzare, in un rapporto sinergico con le forze imprenditoriali e commerciali, il nostro impegno per la legalità. Non dobbiamo dimenticare le numerose attività estorsive ai danni dei nostri imprenditori o l’annullamento di intere generazioni attraverso la droga e l’alcool