Incontro in Regione sul tema Officine Grandi Riparazioni
La Regione, attraverso il presidente De Filippo e gli assessori dei Dipartimenti interessati, riporterà la vertenza Officine Grandi Riparazioni di Melfi su tavolo nazionale in cui si discuterà del futuro del settore ferroviario che nella nostra regione coinvolge diverse realtà produttive (Ferrosud, Firema, Ansaldo e Officine Grandi Riparazioni) e circa 500 lavoratori. In quell’occasione farà sentire la sua voce per affermare, senza esitazioni, che Trenitalia, Finmeccanica, Ansaldo e lo stesso governo nazionale si devono assumere in pieno le responsabilità per evitare quello che si prospetta come un vero e proprio progetto di disimpegno e smantellamento del Polo ferroviario in Italia e in Basilicata. Responsabilità e rispetto per le istituzioni che sono mancati oggi, da parte dei vertici di Trenitalia che hanno disertato l’incontro convocato dalla Regione. Sono i punti fermi emersi al termine della riunione con le segreterie confederali di Cgil, Cisl, Uil e di Filt-Cgil, Fit–Cisl e Uiltrasporti, convocata tempestivamente dagli assessori alle Infrastrutture, Opere pubbliche e Mobilità e alle Attività produttive, Rosa Gentile ed Erminio Restaino, per affrontare le questioni relative alla chiusura dello stabilimento Ogr Melfi e all’annunciato immediato trasferimento a Foggia, a partire dal 2 novembre, dei circa 60 lavoratori. “Ora basta – ha dichiarato Rosa Gentile. Da Trenitalia e dal Governo nazionale pretendiamo rispetto, anche perché, a prescindere dalla questione competenze specifiche su investimenti e gestione rete trasporti, la Regione deve essere informata, consultata e coinvolta a pieno titolo nelle scelte, sia per il suo ruolo di massimo ente di governo del territorio lucano che per gli ingenti finanziamenti concessi a sostegno del mantenimento e potenziamento della rete e dei servizi del trasporto pubblico in Basilicata. Servizi – ha sottolineato – che lasciano molto a desiderare, come evidenziato dalle continue segnalazioni di lamentele, da parte dei cittadini-viaggiatori, su igiene, comunicazione ritardi e lentezza nei collegamenti. Non è possibile che anziché dare le doverose risposte Trenitalia si trinceri dietro la libertà di scelta imprenditoriale basata solo su discutibili valutazioni economiche su costi-benefici, come nel caso delle Ogr Melfi. Il tema del trasporto pubblico in Basilicata ha una rilevanza sociale che non può essere disconosciuta”.
“Al governo nazionale chiederemo la messa in campo di una politica per il rilancio del manifatturiero ferroviario in Basilicata – ha affermato l’assessore Erminio Restaino. Ci batteremo con tutte le nostre forze per evitare la dismissione del grande patrimonio produttivo umano e tecnologico del settore metalmeccanico. Per il suo salvataggio chiederemo in primo luogo al Governo e ai gruppi Finmeccanica e Ansaldo di assumersi le proprie responsabilità”.
Restaino ha detto di aver richiesto al Ministro dello Sviluppo economico la convocazione di un incontro per affrontare e dare risposte credibili alla questione, e di aver sollecitato la partecipazione e il coinvolgimento, per elaborare un’articolata proposta di rilancio industriale, della classe politica e istituzionale lucana, regionale e nazionale, per sostenere con forza, ai vari livelli, le ragioni del territorio, dei lavoratori e della crescita produttiva. I sindacati hanno ribadito le loro preoccupazioni in primo luogo per l’immediato futuro dei circa 60 lavoratori dello stabilimento di Melfi e chiesto alla Regione di attivare ogni iniziativa utile per far recedere Trenitalia dai suoi propositi, ad iniziare dall’immediata richiesta di sospendere la decisione del trasferimento lavorativo a Foggia.