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Incontro tra il Parco Regionale della Murgia Materana e il Parco Regionale della Maremma

Uno scambio di buone pratiche, ecco ciò che per due giornate, il 13 e 14 aprile, è avvenuto nel Parco della Murgia Materana tra i responsabili del Parco regionale lucano, e i responsabili del Parco Regionale della Maremma. Due giornate intensissime di confronti, discussioni, con visite in campo, verifica della sentieristica, incontri con le guide, con responsabili dei Centri Visite di Matera e Montescaglioso, con i proprietari dei terreni presenti in area Parco e, un appuntamento pubblico nella bellissima grancia di Parco dei Monaci, su temi comuni legati alla presenza antropica.
Gli interventi di Lucia Venturi, Presidente Parco Regionale della Maremma di Enrico Giunta, Direttore Parco Regionale della Maremma hanno presentato Le buone pratiche di un’area protetta, quella toscana che dal 1975 viene gestita con criterio, tenendo presente i valori della tutela e della promozione del territorio con un occhio attento alla stessa comunità che vive all’interno dei 10.000 ha. del Parco. Buone pratiche che hanno contribuito a far ricevere nel 1992 il Diploma Europeo, speciale riconoscimento dal punto di vista conservazionistico conferito dal Consiglio d’Europa, che viene rinnovato ogni anno e che riguarda solo altre 6 aree protette italiane
Del Parco della Murgia Materana sono intervenuti Michele Lamacchia, Presidente Parco Regionale della Murgia Materana e Enrico Luigi De Capua, Direttore Parco Regionale della Murgia Materana che oltre ad accompagnare sui sentieri appena riaperti, hanno presentato le azioni in atto e le criticità di un’area sottoposta a forte antropizzazione. Tra i temi in esame, la tutela di un’area come quella di Murgia Timone sottoposta a continua presenza antropica, il miglioramento della rete sentieristica e non ultimo ampia discussione è stata data all’emergenza cinghiali che nel Parco della Maremma, dice il Comandante del corpo dei Guardia Parco, Luca Tonini, viene controllata e gestita attraverso la cattura degli stessi con l’utilizzo di appositi recinti in alternativa all’abbattimento selettivo.
“Un tema, quello dei cinghiali, che insieme ad altre emergenze deve essere affrontato al più presto, afferma il Presidente Michele Lamacchia, facendo tesoro dell’esperienza che da anni in altre aree protette applicano. La cattura si conferma essere il metodo migliore per affrontare e risolvere un problema che si riscontra non solo nella nostra area ma, in Basilicata e su tutto il territorio nazionale”
All’incontro pubblico è intervenuto anche l’Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Francesco Pietrantuono che dopo aver ascoltato attentamente tutti gli interventi ha auspicato l’attuazione di azioni comuni alle aree protette di Basilicata e ad interventi risolutori legati alla gestione dell’emergenza cinghiali

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