Incontro pubblico organizzato dal Comitato per il No
Si è tenuto il 12 novembre nel quartiere Pratofiorito un incontro pubblico organizzato dal Comitato per il No di Massafra insieme all’associazione Pro – Pratofiorito per spiegare le ragioni del No al Referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Alla serata ha partecipato anche l’Avv. Rino Fuggiano, Presidente del Comitato Civici e Riformatori per il NO. L’incontro è stato introdotto da Rocco Lasigna, Presidente della Associazione Pro – Pratofiorito, il quale ha dichiarato di essere convinto che sia necessario votare No ad una riforma sbagliata e di aver constatato con piacere che gran parte degli amici della Associazione Pro – Prafiorito era ugualmente convinta nella decisione di esprimere un voto contrario nella prossima consultazione referendaria. Da qui il passo è stato breve verso l’idea di organizzare un incontro pubblico col Comitato del No per entrare in modo più approfondito nel merito dei motivi che portano a considerare sbagliata la riforma costituzionale. E’ infatti importante avere modo di approfondire i contenuti della riforma, in quanto è più facile far passare un messaggio composto da slogan facili anche se illusori come quello del Sì, mentre le ragioni del No sono basate su un approfondimento della vera sostanza di ciò su cui saremo chiamati a pronunciarci. L’introduzione del Presidente dell’associazione è stata seguita dall’intervento del Vicepresidente, il Prof Antonello Scaligina, secondo il quale i cittadini sono stanchi di riforme che promettono miracoli per poi tradursi in disastri, portando ad esempio la riforma della “buona scuola”, presentata come soluzione ai mali del sistema scolastico e rivelatasi invece devastante. E’ ora pertanto di dire basta a riforme fatte in fretta e male, che si rivelano fallimentari. La prima relazione della serata è stata quindi tenuta dall’avv. Marcello Barletta, Coordinatore cittadino del Comitato per il No. L’avv. Barletta si è soffermato su vari aspetti della riforma e della legge elettorale, evidenziando fra l’altro come la realtà celata dietro gli slogan accattivanti del Sì è che un partito con anche solo il 20% dei voti potrebbe governare da solo sulla maggioranza degli italiani, senza alcun reale contrappeso. Il Senato non viene abolito, mentre ad essere abolito è solo il diritto dei cittadini di eleggere i senatori, i quali saranno nominati dai consiglieri regionali con meccanismi ad oggi ancora oscuri. L’avv. Barletta ha quindi evidenziato le differenze profonde esistenti fra il nuovo Senato delineato dalla riforma Boschi e le esperienze estere che vengono sempre impropriamente presentate come principali modelli di riferimento, ovvero il Bundesrat tedesco e il Senato francese. Ha poi spiegato come i diritti dei cittadini vengano compressi anche nella riforma degli istituti della legge di iniziativa popolare e del referendum abrogativo, che subiscono un aggravamento e non una semplificazione. Infine è intervenuto il Prof. Franco Matarrese il quale si è soffermato sulla riforma del Titolo V, della quale i mass media si stanno occupando pochissimo ma che contiene alcune insidie molto gravi. Infatti in caso di vittoria del Sì molte materie su cui oggi le Regioni e gli enti locali hanno la possibilità di far sentire la loro voce, passeranno sotto la gestione esclusiva dello Stato. Particolarmente gravi rischiano di essere le conseguenze di una tale riforma su ciò che attiene alla tutela dell’ambiente e del diritto alla salute. Se al referendum dovesse prevalere il Sì, i territori non avranno la possibilità di opporsi in caso di autorizzazione a pratiche come l’airgun e all’installazione di trivelle nei mari. Non vi sarebbe la possibilità di opporsi neanche nel caso in cui il governo dovesse decidere di installare un deposito di scorie nucleari accanto al proprio paese o città. E tutto questo non può che destare notevoli preoccupazioni, in un territorio segnato da gravi problematiche ambientali come il nostro. Nella foto un momento dell’incontro.
Nino Bellinvia
Da sinistra: Franco Matarrese, Antonello Scaligina, Marcello Barletta, Rocco Lasigna, Rino Fuggiano