Incontro pubblico verso il congresso del PD di Venosa
La migrazione dei nostri giovani, le difficoltà economiche e sociali, l’incapacità di leggere i cambiamenti globali in particolare nella comunicazione, la precarietà in cui è costretta a vivere la maggior parte della società, una classe dirigente a tratti litigiosa e poco attenta ai bisogni del paese, hanno prodotto inevitabilmente confusione e sfiducia, hanno abbassato il senso di appartenenza alla comunità, hanno allontanato i cittadini dalla politica e hanno alimentato incertezza nel domani generando così una mancanza di prospettiva.
Il culmine, nella città di Venosa, lo abbiamo raggiunto nell’ultima tornata elettorale del maggio 2019: la presentazione di cinque liste e il malcontento di tanti che nonostante tutto non si sentivano rappresentati dai soggetti in campo, la dicono lunga sul momento complicato che il nostro paese sta attraversando. Questi, in estrema sintesi, i punti da cui parte l’analisi del circolo PD di Venosa che, per bocca del suo reggente, Telmo Petrelli, prova a indicare finalmente possibili soluzioni. Operazione non facile perché la politica, e il PD in particolare, sembra essere additato come principale responsabile del clima di difficoltà sociale e di isolamento in cui devono
barcamenarsi i cittadini venosini. Per queste e per tante altre ragioni, il Circolo PD di Venosa, insieme alla segretaria provinciale di Potenza Maura Locantore, si incontrerà oggi pomeriggio, venerdì 17 in barba a qualunque scaramanzia, per iniziare un percorsoche conduca verso il congresso.
Il nuovo PD non vuole sottrarsi alle responsabilità, anche non proprie, e alle difficoltà che hanno determinato il momento storico presente; bensi, con il coinvolgimento e l’aiuto dei giovani democratici (sabato 18 gennaio celebreranno il congresso GD delcircolo ), con il tentativo di una sempre maggiore inclusione delle donne, con una azione di ascolto e di condivisione di soggetti politici e delle associazioni, il PD di Venosa intende tracciare linee programmatiche in grado di riportare i cittadini e i loro bisogni al centro della scena politica e per ritrovare quella speranza in grado di ridare un futuro più roseo al nostro paese.
Meno parole e soprattutto meno polemiche sterili. Vogliamo aprire un dibattito continuo e costante sui temi essenziali per la crescita e lo sviluppo di una città inserita in un’area importante della regione. Vogliamo contrastare l’isolamento ponendo al centro del dibattito le infrastrutture viarie e tecnologiche. Il completamento dell’oraziana,l’ingresso nel parco del vulture, il rilancio turistico con l’istituzione di un corso di studi universitario di archeologia e di restauro, non sono che i primi passi che si intendono compiere.
Vogliamo mostrare la nostra attenzione alle tematiche ambientali; dalle estrazioni petrolifere alla centrale di biometano passando per la raccolta differenziata. Le idee sono tante e la volontà di affrontare questa sfida non manca ma, c’è bisogno di fare rete. C’è bisogno di immaginare il futuro in una azione che sfrutti le risorse comunitarie in una dinamica dell’intero territorio del vulture melfese.
Siamo consapevoli che senza le dovute sinergie non ce la si può fare.Vorremmo, quindi, condividere questo progetto con tutti coloro che hanno a cuore le sorti della nostra città in una ottica di crescita dell’intera area e in un lavoro di squadra basato su una visione
orizzontale e non verticistica. Ascoltare è il primo passo verso una possibile adesione e condivisione. Ed è quello l’obiettivo del nostro primo incontro di oggi alle ore 18:00 presso la Casa del Popolo di Viale I Maggio. Se pensiamo di poter dare un contributo e per sostenere le idee di un partito inclusivo e riformista, bisogna esserci per non delegare tale impegno ad altri.