Incrementata di 0,2TW/h nel 2021 la produzione di energia elettrica da carbone nella centrale Enel di Brindisi
Nella centrale di Brindisi è stata incrementata di 0,2TW/h nel 2021 la produzione di energia elettrica da carbone, a causa dell’aumento dei prezzi gas. “Sono contento che Enel abbia confermato comunque l’obiettivo del 2025 per la chiusura dei tre gruppi a carbone ancora in funzione, salvo decisioni diverse, temporanee ed eccezionali del Governo nazionale causate dall’interruzione totale delle forniture di gas dalla Russia e per fronteggiare il rischio di restare al buio e al freddo, anche nelle case dei no-a-tutto, come chiaramente detto dal Ministro Cingolani. E spero comunque che non ci sia alcun bisogno di prendere tale decisione”, ha detto il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione della Regione Puglia Fabiano Amati.
“Per anni è stato no-a-tutto, compreso anche in questi mesi terribili il no a gasdotti, GNL e rinnovabili, con la conseguenza di un incremento di produzione di energia a carbone che io considero una sciagura. – continua Amati – Contrastare Tap e Snam per il gasdotto, ostacolare serbatoi GNL, porre problemi sui rigassificatori off-shore e fare giochi di prestigio sulle rinnovabili, si sono rivelate condotte di estrema complicità con l’inquinamento da cui vorremmo liberarci.
La lunga battaglia contro il carbone portata avanti negli anni, avrebbe dovuto vedere di pari passo l’incremento della produzione attraverso il gas e le rinnovabili. E invece ci siamo scontrati con il no al gas e il no alle rinnovabili per interferenza con il paesaggio”.