Indagata insegnante nel salentino
Abuso dei mezzi di correzione. E’ l’accusa che pende sul capo di S.E., 56enne di Lecce, insegnante della scuola primaria di Lequile. La Procura ha chiesto ed ottenuto che gli alunni vittime dei presunti maltrattamenti vengano ascoltati in forma protetta tramite l’incidente probatorio, e il Gip ha fissato per il prossimo 15 ottobre l’udienza. Secondo quanto ipotizzato dall’accusa, la maestra avrebbe generato un clima di ansia e di terrore tra gli allievi; in special modo, avrebbe messo un alunno con il banco contro il muro per tutta l’ora di lezione a scrivere e a studiare in quel modo; altri allievi, invece, sarebbero stati spinti, strattonati e percossi con sculacciate e graffi.
Ma non solo. Perché l’insegnante avrebbe costretto i suoi alunni a stare in classe con le finestre chiuse e tapparelle abbassate, nonostante le insistenti richieste dei bambini di aprire le finestre per il troppo caldo. Inoltre, in alcune circostanze, la maestra avrebbe offeso i ragazzini con appellativi ingiuriosi e mortificanti. In un’altra circostanza, un alunno sarebbe stato strattonato e afferrato per un braccio facendolo cadere per terra e colpendolo un altro tanto da fargli cadere gli occhiali.