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Indotto Fiat, via libera dei lavoratori all’accordo di comparto Acm

I lavoratori delle dodici aziende del consorzio Acm di Melfi hanno approvato l’ipotesi di accordo siglato il 25 giugno scorso da Fim, Uilm, Fismic e Ugl in Confindustria. Questa mattina i rappresentanti delle quattro sigle sindacali – Giovanni Ottomano (Fim), Marco Lomio (Uilm), Pasquale Capocasale (Fismic) e Donato Russo (Ugl) – hanno illustrato nel corso di una conferenza stampa i risultati delle 35 assemblee, con annessa consultazione referendaria, che si sono tenute nei giorni scorsi nelle aziende interessate. I votanti sono stati 1.082 su 1.513 aventi diritto (71,5%). I voti favorevoli sono stati 794 (73,4%), quelli contrari 262 (24,2%). Soddisfatti i sindacati che hanno evidenziato l’importanza di questo accordo che rende l’indotto di Melfi più competitivo e in grado di agganciare la risalita produttiva con l’avvio della produzione dei modelli Jeep e 500X sulla nuova linea della Sata. Dopo una lunga e complessa trattativa, hanno rimarcato i sindacati durante la conferenza stampa, è prevalsa la responsabilità del sindacato che ha consentito di realizzare un accordo in grado di assicurare considerevoli vantaggi ai lavoratori, partendo dalla valorizzazione professionale fino ai meccanismi di solidarietà tra le aziende dell’indotto, con l’obiettivo di salvaguardare i posti di lavoro non solo nel perimetro Acm.

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