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Infermieri Sindacato Nursing Up, 26 centesimi di aumento di indennità per ogni ora di lavoro notturno

E’ davvero il caso di dire che la montagna questa volta ha partorito un ridicolo topolino. Ci viene da pensare, ma non vorremmo mai fosse così, che le proposte economiche che abbiamo di fronte, in merito alla tanto attesa revisione del sistema indennitario degli operatori sanitari, ci sono pervenute dall’Aran notte tempo, qualche ora prima della nuova riunione, proprio per i contenuti tutt’altro che edificanti che ci fanno letteralmente strabuzzare gli occhi e sobbalzare dalle sedie!

Ci era stato detto, a più riprese, che le risorse a disposizione erano ben poche, in fondo lo sapevamo: ma qui, ancora una volta, si palesa una situazione delicata.

Si parla di pronta disponibilità, ovvero del tempo libero da dedicare alla famiglia che i professionisti della salute destinano invece alle aziende sanitarie per la tutela della salute dei pazienti. Siamo di fronte a un quadro a dir poco desolante: gli infermieri verrebbero ancora una volta penalizzati, a discapito di una valorizzazione che dovrebbe finalmente arrivare, ma che giorno dopo giorno ancora non si vede concretamente.

E’ anche l’immagine della categoria che risulta fortemente offuscata dai contenuti inaccettabili di queste proposte. 26 centesimi lordi di aumento di indennità per ogni ora di lavoro notturno! Meno di 1 euro in più sono i lauti compensi previsti per la pronta disponibilità degli operatori sanitari!

Sono queste, caro Ministro Brunetta, le promesse che dovevano rappresentare, a suo dire, la svolta tanto attesa per la sanità italiana?

Ci rivolgiamo anche al Ministro della Salute, Roberto Speranza e al Presidente delle Regioni, Fedriga: è davvero questa la sanità del futuro che voi immaginate per voi stessi, per i vostri figli, per i cittadini? E’davvero questa la valorizzazione che intendete riservare agli infermieri italiani e agli altri operatori sanitari? Con una Svizzera, che a due passi da noi, offre al suo personale sanitario stipendi da 2500 a 4000 mila euro, per quale ragione un giovane infermiere dovrebbe rimanere nel nostro Paese?

Certo siamo pronti e determinati a vedere cosa accadrà ancora, andando avanti con le trattative, pronti a ricrederci e e ad accogliere reali proposte di valorizzazione quando vedremo soldi contanti destinati alle buste paga degli infermieri e degli altri professionisti sanitari, ma al momento tutto questo non si evince ancora!   

Qualcuno ricorderà la favola che già abbiamo citato solo 2 settimane fa, del mulo di Esopo che deve percorrere l’impervia salita, totalmente a digiuno, appesantito dai carichi e anche dal peso del corpo del padrone. Ebbene sulla groppa di questo mulo oggi ci sono ben tre padroni. Li conosciamo bene. E così che noi vediamo questa immagine da infermieri, è così che ci sentiamo di voler condividere con l’opinione pubblica la situazione che stiamo vivendo.

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