Iniziativa del consorzio TERN per lo sviluppo del settore aerospaziale in Basilicata
L’iniziativa di oggi organizzata presso la sede del CNR di Tito, dal Consorzio TERN (Tecnologie per le Osservazioni della Terra e i Rischi Naturali), nel corso della quale si presenteranno le attività ed i risultati conseguiti dallo stesso consorzio sino ad oggi e si disegneranno le prospettive e gli obiettivi strategici per il futuro, rappresenta una occasione importante per rilanciare il tema dello sviluppo del settore aerospaziale in Basilicata e dei ritardi sino ad oggi accumulati soprattutto in merito al Progetto CIDOT ed alla realizzazione della cittadella dello Spazio. Risale oramai al lontano 1983, con la nascita del Centro di Geodesia Spaziale dell’ASI di Matera, dedicato al Prof. Giuseppe (“Bepi”) Colombo, la partenza di questo settore di avanguardia assoluta anche in Basilicata. Dopo una lunga e positiva strada sino ad oggi percorsa dai soggetti sia pubblici (Cnr, Asi, Enea, Università di Basilicata) che privati (oltre 20 Pmi presenti nella nostra regione con un fatturato di oltre 50 Meuro raccolti principalmente nel consorzio Createc oltre ad E-Geos ) oggi si avverte il bisogno di rivendicare ad ASI e tramite di essa al governo Nazionale il rilancio delle politiche spaziali in Italia e soprattutto nella nostra Regione coinvolgendo attivamente tutti gli “attori” locali esistenti.
Sono oramai numerosi i progetti che sempre più si stanno rivelando strategici e nei quali possiamo a pieno titolo concorrere come il lancio di CSG (Costellazione COSMO-SkyMed di Seconda Generazione), Emersat (progetto che intende realizzare nuove applicazioni delle tecnologie spaziali a vantaggio delle Istituzioni e dei cittadini insieme alla Protezione Civile Nazionale) e quel CIDOT (Centro Interpretazione Dati di Osservazione per sviluppare nuove applicazioni civili e militari a contenuto innovativo).per la quale la Regione Basilicata ha già stanziato oltre 4 Meuro ed i cui effetti non sono ancora assolutamente visibili sul nostro territorio e per le nostre imprese di settore.
E’ emblematico come dalle gravi emergenze ambientali che hanno caratterizzato le cronache lucane ed italiane degli ultimi mesi come i fenomeni alluvionali del Marzo e del Novembre scorso che hanno colpito tutta l’italia da nord a sud (Veneto, Sicilia, Basilicata, Marche), ai fenomeni di inquinamento, a quelli di subsidenza o di arretramento delle coste, finanche le tragedie come il Naufragio sull’isola del Giglio della Nave crociera Costa hanno visto e vedono sistematicamente impegnate quelle risorse umane e tecnologiche presenti nel centro ASI di Murgia Terlecchia a Matera dove non solo vengono scaricate le immagini rivenienti dalla costellazione Cosmo Sky med ma anche elaborate le informazioni che tecnici di tutto il mondo utilizzano per quei servizi di ausilio ed assistenza che invece dallo stesso centro dovrebbero essere strategicamente e direttamente erogati.
E’ per tali motivazioni ed opportunità che nasce forte, oggi come non mai, l’esigenza di creare un gruppo di lavoro qualificato costituito da delegati dei soggetti pubblici e delle aziende private lucane, in grado di monitorare costantemente sia l’evoluzione dell’Accordo di Programma Quadro con ASI sia gli effetti auspicati sul territorio dal punto di vista economico ed occupazionale.
L’agoniata nascita in Basilicata del “Distretto aerospaziale del Ground Segment” da realizzarsi attraverso anche il rafforzamento delle partnership con i soggetti leader di livello nazionale ed internazionale, può rappresentare una sfida che se vinta, oltre a creare le condizioni per la costituzione di un nuovo e straordinario asset su cui puntare per il rilancio della Basilicata , proietterebbe anche la città dei Sassi in una dimensione mondiale esaltando il profilo innovativo, importante anche per l’obiettivo di Matera capitale della Cultura 2019”.
Luca Braia – Consigliere Regionale PD