‘Insieme per il lavoro’. Duemila caschetti gialli in Piazza Libertà a Bari
Tra il 2008 e il 2012 i dati delle Casse edili hanno evidenziato una contrazione a livello nazionale del numero di ore lavorative pari al 34,1%. Nello stesso arco di tempo, per imprese e operai il calo si è attestato rispettivamente al 26,6% e al 31,2%. In linea con la situazione nazionale, i dati della Cassa edile di Bari hanno rilevato nel quinquennio 2008-2012, nelle province di Bari e BAT, un calo del 36% del numero delle ore lavorate, una riduzione del 16% e del 30% rispettivamente nel numero di imprese e operai iscritti.
I dati, forniti da Ance Bari e Bat, sintetizzano la crisi del settore edile. Motivo per il quale stamattina numerosi imprenditori e lavoratori si sono dati appuntamento in Piazza Libertà a Bari per partecipare alla manifestazione ‘Insieme per il lavoro’. Duemila caschetti gialli hanno occupato la piazza con l’obiettivo di richiamare l’attenzione delle istituzioni sull’aggravarsi della crisi che il settore edile sta attraversando dal 2008 e per sollecitare l’attuazione di interventi. La manifestazione, organizzata dall’Ance Bari e Bat in collaborazione con i sindacati provinciali, nasce con l’obiettivo di chiedere al governo una revisione dei vincoli al Patto di stabilità. “Bisogna introdurre la completa nettizzazione del cofinanziamento dei progetti che rientrano nei programmi comunitari e che vengano modificati i parametri nazionali, così da consentire la crescita dei livelli della spesa comunitaria. È necessario un impegno sinergico istituzionale per spendere tutte le risorse destinate al nostro territorio e per snellire le procedure che regolano i processi di spesa”, ha spiegato Domenico De Bartolomeo, presidente Ance Bari e BAT.
Al termine della manifestazione De Bartolomeo, assieme a Salvatore Bevilacqua (segretario generale Feneal Uil Bari), Tommaso Contaldo (segretario generale Filca Cisl Bari) e Ignazio Savino (segretario generale Fillea Cgil Bari) si sono recati nella sala giunta del Comune di Bari per presentare ai media e al sindaco Michele Emiliano le proposte stilate in un documento congiunto.
“Per il rilancio dell’edilizia, da sempre volano dell’economia dell’intero Paese – ha aggiunto il presidente degli edili di Bari e BAT, De Bartolomeo – occorre definire un piano di rapido pagamento di tutti i debiti pregressi delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese edili. Bisogna valorizzare e dare immediata attuazione ai programmi infrastrutturali già finanziati e in questo senso vi sono già segnali positivi. Contemporaneamente auspichiamo che sia rivista la disciplina dell’IMU, si favoriscano i mutui per la prima casa e sia eliminata l’imposta per gli immobili costruiti dalle imprese edili e non ancora venduti. Infine è indispensabile continuare a operare per snellire la burocrazia e renderla sempre più efficiente, assicurando certezze su tempi e regole, indispensabili per le decisioni di investimento”.
Tommaso Contaldo, si è soffermato su un’analisi della situazione critica che il settore edile vive in provincia di Bari:“Nella provincia di Bari, la crisi del settore edile è pesantissima. I dati della Cassa edile parlano di un’emergenza gravissima, con ripercussioni economiche e sociali. Altrettanto drammatiche le previsioni per il 2013. Di fronte a questi dati il sindacato, responsabilmente, ha elencato una serie di proposte che prevedono il recupero del territorio attraverso la sua messa in sicurezza e la ristrutturazione di immobili già esistenti. Andrebbe migliorata e riordinata in tal senso anche la normativa per le trasformazioni territoriali e andrebbero promossi incentivi fiscali finalizzati al recupero dei centri storici, al risparmio energetico, al risanamento ambientale e alla sicurezza sismica”.