Insulti razzisti nel volley. Nneka Arinze apostrofata come ‘negra’
Le compagne di squadra, la società, e moltissime altre persone, tra cui Mauro Berruto, l’allenatore della Nazionale italiana maschile, hanno manifestato solidarietà a Nneka Karen Arinze, il capitano del Mesagne Volley (campionato B2), vittima, domenica scorsa, di insulti razzisti in occasione della gara tra la sua squadra ed il Montescaglioso. Dagli spalti del palazzetto montese qualcuno ha apostrofato l’atleta con l’appellativo di ‘negra’, con invettive sessiste anche alla squadra.
Nneka, nata a Roma da padre nigeriano e madre italiana, era l’unica atleta di colore. La società e la squadra hanno scritto una lettera e l’hanno inviata alla Federazione denunciando l’accaduto. Sulla bacheca Facebook di Nneka sono piovute le richieste di amicizia e i ‘post’ di solidarietà. Nneka ha dichiarato all’Ansa: “Mi ha sorpreso ricevere messaggi dai miei amici, ma anche da gente che non conosco. Sono stati davvero tanti. Quello che mi ha emozionato di più è però il messaggio privato che mi ha inviato l’allenatore della nazionale di pallavolo maschile, Mauro Berruto. Mi ha scritto che mi è vicino, che è contento che io abbia reagito rendendo noto l’accaduto, e che finchè ci sono persone che combattono, si può sperare di sconfiggere l’ignoranza”.
L’atleta è tornata sull’episodio: “Erano insulti gratuiti rivolti a noi perché donne, a me perché di colore. Mi era già accaduto due anni fa, in Calabria, quando militavo in una squadra siciliana. All’epoca feci finta di niente, ora no. Ho 30 anni, sono la più grande del gruppo, ci sono anche delle giocatrici minorenni alle quali sono stati rivolti apprezzamenti che non oso ripetere. L’ho fatto anche per loro. Mi sono avvicinata ad un dirigente che ha minimizzato. Mi ha detto che l’insulto proveniva da ragazzini, invitandomi a lasciare stare. L’arbitro ha ritenuto di allontanarli solo all’ultimo punto dell’ultimo set. Ma non sono andati via”. Per la cronaca, la gara l’ha vinta il Montescaglioso, che a fine gara ha ricevuto i complimenti delle avversarie.
