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Integrazione salariale lavoratori Ilva in As, la nota delle segreterie Fim-Fiom-Uil e Usb

Ill.mi
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Prefettura di Taranto
Presidente della Regione Puglia
Sindaco di Taranto
Presidente Provincia di Taranto
Parlamentari e Senatori Puglia
Commissari Ilva in
AS
 
Oggetto: integrazione salariale lavoratori ILVA in AS
FIM, FIOM, UILM e USB da circa 8 mesi hanno più volte ribadito l’esigenza della presentazione, in tempo utile, dell’emendamento sull’integrazione salariale per i lavoratori di Ilva in AS così come previsto dall’accordo Ministeriale del 6 settembre 2018. Segnaliamo inoltre, che tale problematica è stata trattata nei tavoli istituzionali con i Ministeri competenti e approfondita durante l’incontro con il Prefetto di Taranto e i Commissari Straordinari di ILVA, in cui abbiamo ricevuto rassicurazioni in merito all’iter di approvazione dello stesso emendamento contenuto all’interno del decreto “Milleproroghe” con un emendamento ad hoc (n.11.125).
Tuttavia, ad oggi evidenziamo che le suddette problematiche persistono e con un ulteriore elemento di negatività che deriva dalla proposta dei Commissari Straordinari, i quali, in data 10 febbraio, hanno comunicato alle Organizzazioni sindacali una proposta del tutto limitativa e perfino discriminatoria, avanzando un’anticipazione delle competenze dei lavoratori nella misura di 200 euro, per un totale del 20% delle risorse attualmente in CIGS. Una minima parte di essi. FIM, FIOM, UILM e USB
non possono restare spettatori di una vera propria lotteria o ruota della fortuna; qui si parla di intere famiglie e loro sostentamento, soprattutto perché le buste paga di questi lavoratori sono di fatto pari a zero. Diverse di queste famiglie, così proseguendo, finiranno per essere protestate con il rischio di finire in miseria. Per mettere l’ennesima “pezza” alle lacune politiche ed in attesa dei tempi previsti dall’emendamento, avevamo proposto e chiesto ai Commissari Ilva in AS di anticipare almeno € 200,00, anche su richiesta individuale, ma i questi ultimi, purtroppo, non si sono limitati solo a rispondere in maniere del tutto insoddisfacente “MAX 300 persone e fatevi autorizzare dal MISE”, ma addirittura decurtatando l’acconto delle addizionali Regionali dalla quota di assegni familiari dei lavoratori. Fatto non solo deprecabile dal punto di vista umano ma anche grave e illegale dal punto di vista legislativo.
Vista la totale incertezza e il malessere che serpeggia pericoloso all’interno del bacino dei lavoratori di ILVA in Amministrazione straordinaria, in attesa che le Istituzioni si facciano garanti di ciò che i lavoratori hanno ingiustamente perso, le scriventi OO.SS. indicono 24 ore di sciopero dei lavoratori appartenenti a questo bacino per Mercoledì 17 febbraio 2021 con presidio permanente davanti ai cancelli dello stabilimento ENI di Taranto.
Segreterie e Coordinamento provinciali
FIM – FIOM – UILM – USB
 

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