Interrogazione del consigliere regionale lucano Trerotola sui ritardi nell’esame delle istanze di taglio bosco
“Per semplificare e velocizzare realmente le procedure, evitando complicazioni ed aggravi onerosi per i cittadini sarebbe opportuno che, per quanto attiene le istanze di taglio bosco presentate annualmente dai privati cittadini per esigenze familiari, le relative autorizzazioni venissero rilasciate automaticamente sulla scorta di una semplice comunicazione, demandando agli uffici preposti l’esercizio della rigorosa azione di controllo per garantire il rispetto delle normative e prescrizioni vigenti in materia”. Lo ha detto il consigliere regionale lucano Carlo Trerotola.
“Allo stato attuale – ha specificato Trerotola – buona parte delle istanze di taglio boschi, già presentate con la nuova procedura, non vengono soddisfatte in tempi consoni o ragionevoli e, in molti casi, la nuova procedura amministrativa, così come prevista ed attuata, invece di semplificare, ha reso più difficili ed onerosi gli adempimenti a carico dei privati cittadini, i quali nella loro proprietà, annualmente, devono procurarsi la legna per poter dare risposta alle proprie esigenze. E risulta incomprensibile – ha sottolineato Trerotola – che molte istanze di taglio prodotte negli anni precedenti all’entrata in vigore della nuova procedura sembrerebbero senza riscontro alcuno. E ancora – ha aggiunto – diverse istanze di taglio, sebbene protocollate in date successive ad altre, evidentemente in base a meri criteri discrezionali, vengono istruite ed evase con lo svolgimento ‘anticipato’ dei sopralluoghi per procedere all’autorizzazione, senza un criterio logico o standard, ma presumibilmente sulla scora di speciali corsie preferenziali”.
L’interrogazione di Trerotola, rivolta al Presidente della Giunta regionale e all’Assessore competete, per sapere: “Se sono a conoscenza di quanto esposto e quali provvedimenti immediati intendono porre in essere per sanare tali situazioni di disagio e disservizio”. Il consigliere di Prospettive lucane chiede, altresì, di sapere: “Quali provvedimenti intendono attuare per snellire ulteriormente la procedura e renderla meno onerosa e quali sono le direttive date e da rispettare da parte degli addetti agli uffici preposti per effettuare i sopralluoghi”. Trerotola chiede, infine, a Bardi e Fanelli “se sono a conoscenza del fatto che alcuni addetti delle Unità periferiche territoriali, per evadere le istanze, chiedono documentazione non necessaria, ma solo per giustificazione di dati già riportati e dichiarati nelle istanze di taglio o già oggetto di apposite autodichiarazioni sostitutive allegate alle stesse”.