INVITO del consigliere regionale e presidente della Commissione Lucani nel Mondo, AURELIO PACE, sul senso del Natale e delle festività
Il Natale è una festa della famiglia e dell’uomo che si avvicina a Gesù.
Lasciando da parte l’aspetto consumistico, fatto di corsa ai regali, agli addobbi e all’effimero, è il caso di ritrovare il senso vero di una festa dedicata a Cristo e all’uomo. Anche i lucani dimostrano di non voler transigere e modificare
questo significato mistico e simbolico rappresentato dall’allestimento dell’Albero natalizio e del Presepe. Non un rituale, ma un sentimento di pietà e di amore in una società troppo caotica e poco riflessiva. Una tradizione che, pur nei nuovi orizzonti della devozione e della fede, resta ancorata alla nostra storia e ai valori fondanti della civiltà cristiana. Una bussola che non va smarrita e che, anche le Istituzioni, devono continuare a seguire.
Domani (venerdì 22) dalle ore 12, presso gli uffici al 2° piano del Consiglio regionale, presenterò agli amici e alla stampa, tre particolari presepi composti dalla maestria della tradizione lucana e dai ragazzi diversamente abili ospitati dal centro dei Padri Trinitari di Venosa. Si tratta (come da invio delle foto) del “diversamente Presepe” nel quale ogni personaggio porta con se una specifica diversità: dal pastore di colore all’ancella asiatica, dall’uomo in carrozzina al mutilato di guerra, per finire con Gesù bambino affetto dalla sindrome di Down. Un presepe pensato non per sottolineare la diversità, ma per invitare all’inclusione, all’empatia e all’apertura verso quello che erroneamente consideriamo “diverso”. Il secondo presepe è stato realizzato dai maestri operatori dell’Istituto Padre Trinitari che, adoperando la tecnica della cartapesta leccese, propongono un grande classico della tradizione meridionale: personaggi di una raffinatezza e delicatezza ineguagliabili, dipinti a mano e inseriti in un contesto minimale. L’ultimo presepe, realizzato dal maestro e artista atellano, Franco Zaccagnino, incontra l’arte arundiana.
Domani (venerdì 22) dalle ore 12, presso gli uffici al 2° piano del Consiglio regionale, presenterò agli amici e alla stampa, tre particolari presepi composti dalla maestria della tradizione lucana e dai ragazzi diversamente abili ospitati dal centro dei Padri Trinitari di Venosa. Si tratta (come da invio delle foto) del “diversamente Presepe” nel quale ogni personaggio porta con se una specifica diversità: dal pastore di colore all’ancella asiatica, dall’uomo in carrozzina al mutilato di guerra, per finire con Gesù bambino affetto dalla sindrome di Down. Un presepe pensato non per sottolineare la diversità, ma per invitare all’inclusione, all’empatia e all’apertura verso quello che erroneamente consideriamo “diverso”. Il secondo presepe è stato realizzato dai maestri operatori dell’Istituto Padre Trinitari che, adoperando la tecnica della cartapesta leccese, propongono un grande classico della tradizione meridionale: personaggi di una raffinatezza e delicatezza ineguagliabili, dipinti a mano e inseriti in un contesto minimale. L’ultimo presepe, realizzato dal maestro e artista atellano, Franco Zaccagnino, incontra l’arte arundiana.
Un’arte semplice e insieme complessa, che sfrutta la naturale sinuosità della canna lucana per creare personaggi lineari e pregnanti di significato. Con lo stesso materiale, l’artista lucano ha realizzato un piccolo gruppo scultoreo dedicato alla Famiglia, come primo fondamentale aggregato sociale, essa ci porta direttamente al tema della natività che, percorrendo il suo viaggio nello spazio e nel tempo, non solo porta con se i personaggi del passato, ma ne incontra di nuovi. E’ l’immagine di una famiglia contemporanea che rappresenta la continuità dei valori che la Natività ci ha trasmesso.
GRAZIE E, CONFIDANDO SULLA VOSTRA RICOSCIUTA SENSIBILITA’, VI ASPETTO DOMANI MATTINA
Avv. Aurelio Pace