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Irsina, arrestato 35enne

Nella serata di ieri, 25 gennaio 2015, in Irsina (Mt), i Carabinieri della locale Stazione, a seguito di una segnalazione al servizio 112, intervenivano tempestivamente presso un’abitazione del paese, ove procedevano all’arresto in flagranza di reato di un 35enne, di origine romene, operaio, in Irsina da quasi quattro anni, il quale, poco prima, si era reso responsabile di minacce di morte nei confronti della convivente, una 38enne, badante, anch’essa romena, brandendo due grossi coltelli tenuti in casa.
Il provvidenziale intervento dei Carabinieri, alle ore 22,15 circa, poneva fine ad un comportamento violento e pericoloso del giovane, che veniva prontamente bloccato, dopo che lo stesso aveva tentato inutilmente di evitare l’accesso nell’appartamento dei militari, tenendo chiusa la porta d’ingresso per più minuti. All’interno dell’abitazione i Carabinieri hanno potuto constatare lo stato di esagitazione del 35enne, il quale aveva letteralmente affettato i vestiti della compagna, gettandoli sia all’esterno che all’interno della casa, utilizzando due grossi coltelli, uno da cucina, con una lama di 20 centimetri, ed uno a serramanico, con una lama da 10 cm, rinvenuti nel salotto e sottoposti a sequestro.
Dopo aver concluso un accurato sopralluogo nell’appartamento tenuto in fitto dalla coppia, i militari conducevano in Caserma l’aggressore.
L’attività informativa e gli accertamenti svolti, hanno consentito ai Carabinieri di delineare un quadro ben più grave e rilevante circa una situazione familiare deterioratasi durante la permanenza in Irsina dei due giovani, appurando, appunto negli ultimi quattro anni, un continuo abuso dell’uomo nei confronti della ragazza attraverso violenze fisiche, minacce e vessazioni di natura psicologica.
A conclusione degli accertamenti di rito, il ragazzo romeno veniva dichiarato in stato di arresto per maltrattamenti in famiglia continuati e minaccia aggravata e successivamente tradotto presso la Casa Circondariale di Matera, a disposizione dei magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera che coordinano le indagini.
Sono in corso ulteriori e delicati accertamenti dei Carabinieri finalizzati a delineare i diversi aspetti della triste vicenda che vede ancora una volta come vittima una giovane donna, tra l’altro lontana dalla sua famiglia e dal paese di origine.

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