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Italiani, brava gente che usa l’iprite

michele strazza_le colpe nascosteL’iprite, conosciuta anche come gas mostarda per il suo odore, è un gas “per guerra chimica” impiegato dagli italiani in Etiopia nel 1935. Questo è uno dei tanti atroci crimini commessi dall’Italia “imperiale” – rimosso dal meccanismo rassicurante e autoassolutorio degli “italiani brava gente” – che emerge leggendo il recente libro di Michele Strazza, “Le colpe nascoste. I crimini di guerra italiani in Africa” (Edizioni Saecula).

Il volume è un pugno nello stomaco secco e deciso, perché l’autore – studioso di storia contemporanea -, con grande capacità di sintesi e chiarezza, ci propone una sequenza di crimini commessi dagli italiani durante l’esperienza coloniale in Africa: rappresaglie, stragi di civili, fucilazioni di massa, deportazioni di massa, torture, campi di concentramento (italiani, non nazisti), aggressioni, bombardamenti, stupri, saccheggi, leggi razziali (italiane, non naziste), utilizzo di armi chimiche, violazioni del diritto internazionale di guerra, tradimenti, illegalità e tanta, tanta ipocrisia.

L’opera sarà presentata a Filiano il giorno sabato 8 febbraio 2014 alle ore 17:30 presso il Centro sociale “Prof. G. Lorusso”, in un incontro promosso dall’Associazione Pro Loco di Filiano, in collaborazione con la Biblioteca civica e con il patrocinio del Comune di Filiano.

L’iniziativa rientra – con il reading visuale “I Fumetti della Memoria” curato da Vito Sabia e svoltosi sabato scorso alla presenza degli studenti della Scuola secondaria di I grado di Filiano – nel programma promosso dalla Pro Loco di Filiano in occasione della Giornata della Memoria 2014.

Infatti, lo stereotipo del colonialismo “buono” (il soldato italiano è fondamentalmente buono, ancorato ai valori della propria terra e della propria famiglia, incapace di violenza contro gli inermi, spara e uccide solo perché obbedisce agli ordini dei superiori: incapace di odio, egli non è a sua volta odiato e per questo fraternizza con le popolazioni civili) si è anche alimentato nel confronto con la violenza germanica. Le stragi compiute dal nazismo hanno permesso infatti di relativizzare le nostre colpe: di fronte ad Auschwitz scompaiono le colpe dei campi di concentramento italiani in Libia.

L’incontro sarà presentato da Vito Sabia. Ai saluti del presidente della Pro Loco di Filiano, Vito Filippi, e del sindaco di Filiano, Giuseppe Nella, seguirà la relazione dell’assessore alla cultura di Filiano, prof. Giovanni Battista Bochicchio. Sarà presente l’autore. L’appuntamento è per sabato 8 febbraio 2014 con inizio alle ore 17:30 a Filiano.

 

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