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Itcg Loperfido-Olivetti, “Lezioni da quarantena” di Roberto Saviano: “Svevo, inettitudine e concezione del tempo ieri e oggi”

Le “Lezioni da quarantena” di Roberto Saviano hanno fatto tappa a Matera grazie all’Istituto tecnico commerciale e per geometri (Itcg) Loperfido-Olivetti guidato dalla Preside Antonella Salerno.

Con lo scrittore napoletano hanno dialogato sul web gli studenti delle classi 5^A Rim (Relazioni internazionali per il marketing) e 5^B Sia (Sistemi informativi aziendali) e le insegnanti Teresa Paolicelli (che ha promosso l’iniziativa), Marika Stoppelli e Antonella Sacco.

L’argomento scelto per il confronto è stato “Svevo, inettitudine e concezione del tempo ieri e oggi”.

“Lezioni da quarantena” è il format lanciato nelle settimane scorse da Saviano per sostenere lo sforzo di studenti e insegnanti impegnati nella didattica a distanza.

La discussione, che tutti hanno potuto seguire in diretta online, ha toccato tematiche della produzione di Svevo, così come questioni che esulano dalla letteratura, in un confronto che si è rivelato vivace e appassionante.

Svevo, hanno ricordato gli studenti, “è un autore cosmopolita perché influenzato da culture diverse. Oggi, tutti noi, siamo in costante contatto con il mondo, eppure risulta sempre più difficile aprirci a nuovi orizzonti e modi di pensare”. Di qui i consigli di Saviano, derivanti dalla sua attività di scrittore, e non solo, che si è espresso anche su come il tempo possa essere considerato un nemico o un’opportunità.

Riprendendo i temi cari a Svevo, il dialogo è proseguito sul rapporto tra malattia e vita e su quanto sia possibile effettuare un collegamento tra l’alienazione di Zeno e la situazione che stiamo vivendo oggi.

La quarantena è un qualcosa di surreale ed è facile sentirsi estraniati, distanti dalla realtà e dalla società, hanno rilevato gli studenti.

Il confronto è stato una sorta di confessione con l’autore di Gomorra con riferimenti alla nostra capacità di affrontare le nuove sfide e alla forza che potremo avere per proporre cambiamenti nel nostro modo di pensare e di agire (“Come sarà possibile allontanare angoscia e paura che ci stanno divorando? Cosa potremmo fare per ritornare a sognare come una volta? Quanto ci si può sentire inetti e inadeguati nelle nostre case in questo periodo?”).

Interessante anche il dibattito sul  legame tra denaro e vita e su quella “zona grigia dell’economia” (definizione di Saviano) che continua a far crescere la criminalità e che gioca un ruolo determinante nella fase legata al Covid-19.  Saviano ha preso in carico la riflessione su quanto le organizzazioni mafiose siano “distorsioni della civiltà”.

Poi il Mezzogiorno e i suoi problemi di sempre, tra cui la criminalità organizzata. Ma il Sud è anche Scotellaro, autore caro a Saviano, come ricordato da uno degli interventi dei ragazzi. Un pomeriggio “denso” quello con lo scrittore che dal 2006 vive sotto scorta a causa delle intimidazioni subite dai clan malavitosi. Un pomeriggio diverso dalle giornate tutte uguali con cui bisogna fare i conti in questo momento e un confronto in cui la letteratura e la scuola sono un bel pretesto per guardarsi negli occhi, sia pur da un computer, e ragionare, trasmettendo sensazioni ed emozioni.

 

Gli studenti che hanno posto le domande: Maria Teresa Battilomo, Rocco Brigante, Vito Esposito, Andrea Gelsomino, Rocco Luigi Racamato, Michela Rossetti, Giovanna Zizzamia, Adina Balan, Roberta Di Marzio, Isabel Cristina Morales Flores, Angelo Ferri, Daniela Loperfido, Vito Zaccaro, Gianmarco Acito, Alessio Tantone, Piero Grassano, Lucrezia Colangelo,

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