L’11 novembre, trentuno consigli comunali uniti contro la soppressione della Provincia di Matera
Molta delusione, rabbia ed incredulità tra i cittadini ed i rappresentanti delle istituzioni di Matera e della sua provincia, per il decreto legge del ministro Patroni Griffi che decreta la soppressione della Provincia di Matera. Dal 1 gennaio 2013, infatti, le Giunte delle Province italiane saranno soppresse e il Presidente potra’ delegare l’esercizio di funzioni a non più di 3 Consiglieri provinciali. Il numero delle province delle Regioni a statuto ordinario si ridurrà da ottantasei a cinquantuno, incluse le città metropolitane. La Provincia di Matera, “sfortunatamente”, non è stata inclusa insieme alle province di Sondrio, Belluno ed Arezzo, accomunate dallo stesso destino di Matera, le quali hanno ottenuto deroga e sono state “salvate”, come già il governo aveva fatto con La Spezia, con motivazioni del tutto opinabili. Sopprimere la Provincia di Matera significa sottrarre a Matera ed i suoi trenta Comuni che ne fanno parte funzioni e servizi di vitale importanza per il nostro territorio, per i nostri concittadini. Una conseguenza disastrosa per un territorio che non intende arrendersi.” Il presidente della Provincia di Matera, Stella eD il sindaco di Matera, Adduce, si fanno promotori di una manifestazione che prevede la riunione congiunta del Consiglio provinciale insieme ai 31 Consigli comunali, con le relative giunte. Un incontro che il prossimo 11 novembre, alle ore 9.00 vedrà tutti i rappresentanti istituzionali del territorio riuniti sotto il Palazzo della Provincia con i gonfaloni “in segno di riconoscimento al valore e al ruolo ricoperti da 85 anni da un presidio istituzionale fondamentale per le 31 comunità. Un corteo che simbolicamente prenderà le mosse dalla sede dell’ente destinato alla soppressione per raggiungere il cinema Comunale, in piazza V. Veneto, dove avrà luogo la riunione.” La speranza è l’ultima a morire. Infatti, dal 1 gennaio 2014 diventeranno operative le città metropolitane, che sostituiscono le Province nei maggiori poli urbani del Paese realizzando, finalmente, il disegno riformatore voluto fin dal 1990, successivamente fatto proprio dal testo costituzionale e, tuttavia, finora incompiuto”.
La nuova mappa delle Province dopo l’approvazione del decreto legge relativo al loro riordino, è la seguente:
PIEMONTE: Torino, Cuneo, Asti-Alessandria, Novara-Verbano-Cusio-Ossola, Biella-Vercelli.
LIGURIA: Imperia-Savona, Genova, La Spezia.
LOMBARDIA: Milano-Monza-Brianza, Brescia, Mantova-Cremona-Lodi, Varese-Como-Lecco, Sondrio, Bergamo, Pavia.
VENETO: Verona-Rovigo, Vicenza, Padova-Treviso, Belluno, Venezia.
EMILIA ROMAGNA: Piacenza-Parma; Reggio Emilia-Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna-Forlì-Cesena-Rimini.
TOSCANA: Firenze-Pistoia-Prato, Arezzo, Siena-Grosseto, Massa Carrara-Lucca-Pisa-Livorno.
MARCHE: Ancona, Pesaro-Urbino, Macerata-Fermo-Ascoli Piceno.
UMBRIA: Perugia-Terni. – LAZIO: Roma, Viterbo-Rieti, Latina-Frosinone.
ABRUZZO L’Aquila-Teramo, Pescara-Chieti.
MOLISE: Campobasso-Isernia.
CAMPANIA: Napoli, Caserta, Benevento-Avellino, Salerno.
PUGLIA: Bari, Foggia-Andria-Barletta-Trani, Taranto-Brindisi, Lecce.
BASILICATA: Potenza-Matera.
CALABRIA: Cosenza, Crotone-Catanzaro-Vibo Valentia, Reggio Calabria
Bisogna fare tutto il possibile per evitare la soppressione della Provincia di Matera, prima che il decreto-legge venga definitivamente convertito in legge.