BasilicataPolitica

La Basilicata continua a dimostrare grande attenzione nei riguardi delle persone che vivono nello spettro autistico

“La Basilicata continua a dimostrare grande attenzione nei riguardi delle persone che vivono nello spettro autistico, e ciò non può che essere apprezzato e sostenuto”. Lo afferma in una nota Chiara Gemma, eurodeputata di Fratelli d’Italia e componente di ‘Autism Europe’, dell’Intergruppo parlamentare sulla disabilità e del Forum europeo sulla disabilità.

“Le iniziative portate avanti in Basilicata sul piano istituzionale, associativo e professionale, sono tante e meritano tutte di essere valorizzate – sottolinea Gemma – Di alto valore scientifico e divulgativo è stato un evento, organizzato all’inizio di maggio dall’Ordine degli Psicologi della Basilicata, riferito a due giorni di formazione Ecm dal titolo “Disturbo dello spettro autistico: diagnosi e strategie di intervento in età evolutiva e adulta”.

I numerosi relatori esperti che hanno partecipato all’incontro formativo hanno dato un contributo di rilevante spessore professionale, declinando il tema dell’autismo rispetto a varie sfumature: dalla genetica dell’autismo e del neurosviluppo, all’intervento precoce; dalle pratiche alle raccomandazioni della Linea guida sulla diagnosi e sul trattamento e fino allo strumento di pianificazione sanitaria, della presa in carico in età adulta, dell’intervento psico-educativo per l’apprendimento delle abilità sociali e dell’inclusione e dei percorsi di formazione universitaria.

Estremamente significativi – argomenta l’eurodeputata – alcuni stralci degli interventi principali sul tema delle sinergie da sviluppare con i vari profili professionali coinvolti, medici, psicologi, pedagogisti, tecnici dell’intervento riabilitativo, al fine di integrare le varie prassi, di implementare i linguaggi scientifici e come intervenire in modo specifico. Oltre che sul tema dei protocolli tecnico-scientifici, comunicativo-relazionali, per rimettere sullo stesso piano di azione la persona, la famiglia, la scuola, per porre le basi su come strutturare un percorso di assistenza dedicato per garantire l’equità di cura, la circolarità di buone prassi e lo sviluppo della cultura di inclusione.

Condividiamo molto – rileva Gemma – anche l’appello rivolto a enti, istituzioni e associazioni lucani operanti nel settore, affinché siano in stretto dialogo e possano incontrarsi, confrontarsi e aggiornarsi su questo grande tema, perché si possa realizzare una presa in carico globale delle famiglie, nonché individuare precocemente le difficoltà e lavorare con intenti multidisciplinari, per tutelare il benessere psicofisico della persona”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *