La Basilicata e l’annoso problema delle strade
“Siamo in questa lunga e calda estate che si sta consumando ma, anch’essa, viene caratterizzata da una caterva di incidenti stradali con un numero impressionante di morti, se pur si registrano dati ufficiali che nei primi cinque mesi del 2011 sono diminuiti del 29% gli incidenti stradali in territorio lucano”. Lo rende noto Giuseppe Giordano dell’UGL Basilicata, per il quale “sono svariate le cause degli incidenti, in primo luogo la velocità eccessiva e l’uso smodato di alcool e droga. La Basilicata non è stata immune da questo triste fenomeno, e tante famiglie lucane hanno visto stravolta la loro vita per la perdita dei loro cari. Sono anni che l’UGL Basilicata – continua il sindacalista – continua a parlare dei rimedi per limitare queste autentiche stragi, ma di concreto non si fa nulla, pare che le cose, per una fatalità tutta da metabolizzare, debbano andare per forza così. Pare. Ma non è così. Tanto per cominciare occorrono molti più controlli da parte delle forze dell’ordine. Chi per lavoro scorazza in lungo e in largo sulle strade lucane, e può certamente essere il caso di migliaia di dipendenti pendolari della Fiat di Melfi, possono testimoniare decine di situazioni di pericolo causate dal comportamento scellerato da parte di certi automobilisti ed ecco qualche esempio. Chi conosce la strada a scorrimento veloce (si fa per dire….) Tito–Brienza, che collega Potenza alla fondovalle dell’Agri e all’autostrada A3, sa che non è possibile superare i 90 km/h, in qualche tratto il limite è di 70 km/h. E’ una strada molto trafficata ed il pericolo è sempre dietro l’angolo, la strada è piena di divieti di sorpasso ed è segnata, per lunghi tratti, dalla doppia linea continua. Nonostante ciò, c’è per l’UGL – prosegue Giordano – un numero incredibile di aspiranti suicidi/assassini che se ne fregano delle prescrizioni e si avventurano in sorpassi spericolati, molte volte i sorpassi avvengono nelle tre gallerie, tutte in curva, incuranti di chi proviene nell’altro senso di marcia. Stesse manovre azzardate avvengono sulla Potenza–Melfi, sulla Sinnica, sulla Jonica, sulla fondovalle dell’Agri, tutte strade disseminati di croci a testimonianza di incidenti mortali. Ebbene, è davvero raro incontrare pattuglie di forze dell’ordine, ed è ancora più raro vedere fermare questi sconsiderati che mettono a repentaglio la loro e l’altrui esistenza. Tra tutti i sistemi di trasporto, quello su strada è di gran lunga il più pericoloso e comporta il prezzo più alto in termini di vite umane. Per questo motivo il programma d’azione europeo per la sicurezza stradale prevedeva una serie di misure quali il rafforzamento dei controlli stradali, l’ampio ricorso a nuove tecnologie per la sicurezza, il miglioramento delle infrastrutture stradali e azioni tese a migliorare il comportamento degli utenti, non ha portato in Basilicata buoni frutti auspicati. L’obiettivo finale che l’UGL a fine estate vorrebbe raggiungere è di ridurre almeno del 50% il tasso dei decessi rispetto al 2010. Se pur la Basilicata è la regione che presenta i valori più bassi sia per gli incidenti sia per i feriti (rispettivamente 1.615 e 2.746 per milione di abitanti), l’UGL – conclude Giordano – richiama l’attenzione sulla sicurezza di tutte le nostre arterie principali, in assoluto le strade più trafficate e pericolose della regione. Il Sindacato UGL, ha più volte denunciato questa insostenibile situazione, ma le risposte sono state deludenti ed insufficienti a causa dei tagli agli investimenti e in infrastrutture che ci hanno penalizzato”.