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La Basilicata è nel piano degli aeroporti di interesse nazionale

É ormai definitiva la notizia: le Regioni che non hanno infrastrutture aeroportuali potranno, durante tutta la vigenza del Decreto, promuovere i loro scali e farli evolvere in aeroporti di interesse nazionale. Lo dice testualmente il comma 13 del Decreto che la Regione Basilicata ha fortemente voluto. Ed infatti quel comma é calibrato ad hoc per due Regioni: Basilicata e Molise.
“Mi sono battuto sino all’esasperazione per quel comma 13 – ha detto l’assessore Berlinguer- che ci consente di non essere per sempre tagliati fuori dalla politica aeroportuale in Italia. L’ho negoziato con colleghi assessori di altre regioni che si battevano per il secondo, terzo o quarto aeroporto, mentre noi non ne abbiamo alcuno. E non capisco coloro che, in questa Regione, non sembrano preoccuparsi di un gap infrastrutturale semplicemente spaventoso, che rischia di penalizzarci per sempre”.
Enac riferisce infatti che nei prossimi dieci anni il traffico aeroportuale raddoppierà. Passeremo dai 150 milioni a circa 300 milioni di passeggeri. Il che significa, secondo le stime, oltre 200 nuovi miliardi di PIL. Senza infrastrutture aeroportuali tutta questa ricchezza andrebbe al centro- nord e determinerebbe un ulteriore, ennesimo ritardo del mezzogiorno.
“Non capisco – ha aggiunto Berlinguer- come si possa accettare che in Italia vi siano Regioni ove gli aeroporti distano meno di un’ora l’uno dall’altro. É il caso di Verona e Brescia, Treviso e Venezia, Pisa e Firenze, Rimini e Forlì…mentre da Bari a Crotone ci sono cinque ore di viaggio senza incontrare un solo aeroporto. Dobbiamo rassegnarci a che su dieci turisti che giungono in Italia otto vanno al centro-nord e due al sud? Come pensiamo di fare Pil nel mezzogiorno? Con le vecchie produzioni industriali? O vogliamo attrezzarci per accogliere una domanda turistica mondiale che rischia di andare altrove?”
Il Dpr consente oggi alla Basilicata, ed in particolare alla Pista Mattei, di evolvere in aeroporto di interesse nazionale o attraverso un piano industriale che sappia coniugare ottimamente costi e ricavi, o attraverso la via della continuità territoriale. Cosa che la Regione ha già voluto promuovere con stanziamenti ad hoc che garantiscano l’inizio della operatività della Pista.
“So che l’Asi Matera, col suo Presidente, si sta attivando per questo, il locale gestore ha fatto la sua parte- ha concluso Berlinguer- e spero quindi che presto potremo vedere la pista Mattei pienamente operativa. Spero che da ora in poi sapremo fare squadra tra tutte le istituzioni e rappresentanti territoriali interessati per non dividerci in sterili polemiche e promuovere insieme gli interessi della Basilicata”.

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