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La Basilicata si conferma la regione del Sud dove cala la percentuale delle famiglie a rischio povertà ed esclusione sociale

Il lavoro effettuato dalla giunta regionale della Basilicata negli ultimi cinque anni continua a dare frutti. Per la seconda volta i dati dell’Istat testimoniano che la Basilicata è la regione del Sud dove continua a diminuire la percentuale delle famiglie a rischio povertà ed esclusione sociale. Se in tutto il Mezzogiorno la media è drammatica e raggiunge il 39%, in Basilicata la media certificata nel 2023 è il 27,3%, un punto in meno rispetto al 2022 e quattro punti in meno rispetto al 2021. Inoltre, c’è anche un altro dato molto significativo: la percentuale di popolazione lucana in condizioni di grave stato di privazione sociale e materiale è scesa dal 4,9% del 2022 al 2,4 del 2023”. Così l’eurodeputata ricandidata Chiara Gemma di Fratelli d’Italia sulla situazione sociale in Basilicata.

“Questi numeri dimostrano che sta funzionando il Piano regionale lucano di interventi e servizi di contrasto alla povertà attuato per il triennio 2021-2023 in seguito alle linee guida indicate dal governo nazionale. Il Piano, com’è noto, sta agendo sul contrasto alla povertà attraverso azioni condivise con le autonomie locali, le parti sociali e gli enti del terzo settore lucani.

Le risorse economiche per effettuare gli interventi sono state trasferite dal Ministero competente agli ambiti socio territoriali, e stanno riguardando il rafforzamento del servizio sociale professionale, il potenziamento degli interventi di inclusione, il pronto intervento sociale, il rafforzamento del segretariato sociale e dei servizi per l’accesso, la presentazione di progetti utili alla collettività e di interventi e servizi in favore delle persone in condizione di povertà estrema e senza fissa dimora.

I dati sul calo del tasso di povertà in Basilicata – sottolinea l’on. Gemma – sono in linea con quelli nazionali che nel 2023 sono scesi al 22,8% della popolazione grazie ad una serie di politiche del governo Meloni che, nonostante la coda della pandemia e lo scoppio della guerra in Ucraina, ha provveduto a difendere i redditi più bassi mediante la riforma fiscale e il taglio del cuneo fiscale e ha introdotto l’Assegno di inclusione in alternativa alle storture e agli abusi del Reddito di cittadinanza.

Tuttavia, – conclude l’eurodeputata ricandidata nella lista di Fratelli d’Italia – non bisogna fermarsi e sebbene i dati relativi alla Basilicata certifichino un miglioramento delle percentuali dell’incidenza di povertà, è fondamentale intensificare sempre di più l’impegno e le azioni attuando nuovi servizi di welfare improntati all’equità, all’occupazione lavorativa e alle iniziative per azzerare le disuguaglianze”.

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