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La Bawer Matera costretta a saltare l’allenamento

LA BAWER Olimpia Matera costretta ad abbandonare un PalaSassi ghiacciato dove è ormai impossibile svolgere una regolare seduta di allenamento. Tutti imbacuccati, per via della rigidità del clima all’interno della struttura cittadini adibita agli sport indoor, i giocatori nella giornata di ieri non si sono allenati regolarmente, per evitare di incorrere in infortuni di natura muscolare o influenzale. Sono ormai due settimane che, a fronte del repentino abbassamento delle temperature esterne, anche nel PalaSassi la temperatura si è irrigidita, ma la gestione non vuole saperne di mettere in funzione il riscaldamento. La società ha effettuato tutti i passaggi Istituzionali per poter risolvere l’incresciosa situazione, soprattutto in una città che, nel corso degli anni, è stata ben rappresentata dalle compagini che praticano sport indoor. Ma, sia i gestori dell’impianto, che l’Amministrazione comunale, non hanno risolto il problema rimandandolo. Le conseguenze: capitan Grappasonni in stato febbrile e influenzale da ormai dieci giorni, costretto a guardare i compagni dalla panchina contro Ferrara e ancora non al meglio. Problemi di stessa natura per Samoggia, a letto da ieri, Rezzano, Vitale, Cozzoli e Cantone, che hanno saltato rispettivamente almeno una seduta di allenamento ciascuno.

Con soli 12° all’interno della struttura (temperatura che secondo gli accordi non dovrebbe essere inferiore ai 18°), nella giornata di ieri coach Benedetto ha deciso di non far disputare ai suoi ragazzi la regolare seduta di allenamento, dirottandolo nella palestra del preparatore atletico Erio Albanese, evitando però di fare tattica sul parquet, sul quale non tornerà sino a quando le condizioni interne non cambieranno. Dunque, i dirigenti materani si sono attivati per cercare altra sistemazione per la squadra con ingenti spese in vista ed hanno segnalato l’accaduto alle Forze dell’Ordine, chiamate a prendere atto di una situazione oramai non più sostenibile, in un momento in cui chi fa sport, soprattutto a livelli nazionali, dovrebbe essere maggiormente tutelato quantomeno per gli investimenti sostenuti, invece di essere abbandonato ad una guerra intestina tra gestori e Amministrazione.

 

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