La Befana della Cisl porta la spending review anti-sprechi
“Mettere in campo una seria, rigorosa e trasparente spending review per bonificare i conti pubblici locali e fare chiarezza sulle dinamiche della spesa di Comuni, Province, Regione e della miriade, spesso ingiustificata, di enti collaterali e strutture di sotto-potere, con il loro corollario di dirigenti e consigli d’amministrazione”. È la proposta che il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, mette nella calza della Befana degli amministratori locali “come premessa di un’incisiva e non occasionale lotta agli sprechi e ai costi nascosti della politica”. Per Falotico “esistono considerevoli margini per intervenire sulla spesa improduttiva e sugli sprechi e per determinare considerevoli economie di scala attraverso l’accorpamento e la razionalizzazione di organismi e funzioni, riducendo così l’incidenza dei costi fissi di struttura sui bilanci degli enti pubblici”.
“La legislazione attuale – spiega il segretario della Cisl lucana – mette già a disposizione degli amministratori un ampio ventaglio di strumenti, come le aree programma, le unioni di Comuni o la gestione associata in forma consortile dei trasporti pubblici locali, della raccolta dei rifiuti solidi urbani, dei servizi socio-assistenziali e della viabilità locale, soluzioni che inciderebbero in maniera significativa sui costi di funzionamento delle istituzioni e di fornitura dei beni e servizi pubblici. Si pensi, a titolo esemplificativo, ai potenziali risparmi che si potrebbero ottenere centralizzando la gestione delle buste paga nei piccoli Comuni, l’acquisizione di beni e servizi nella pubblica amministrazione e la gestione degli appalti di considerevole valore economico”.
Secondo Falotico “si tratta, in pratica, di andare oltre la sterile retorica sui costi della casta e introdurre nella gestione ordinaria della spesa pubblica strumenti flessibili, trasparenti e partecipati di controllo democratico su come le classi dirigenti a ogni livello impiegano i soldi dei contribuenti. Senza questa necessaria operazione di trasparenza, l’eventuale incremento delle addizionali locali, usata per tamponare la riduzione dei trasferimenti statali, sarebbe non solo perniciosa sul piano economico, con un’ulteriore contrazione dei consumi e del tenore di vita delle famiglie, ma risulterebbe intollerabile sul piano morale, con il non positivo risultato di allargare oltre la soglia di guardia il solcato che divide la politica dai cittadini. Se federalismo deve essere, che sia solidale e soprattutto responsabile”. Falotico, infine, invita il governo regionale ad “accelerare i lavori della task force per la sburocratizzazione con l’obiettivo di rendere più fluide e snelle le procedure burocratiche regionali, con effetti positivi sia sui tempi di risposta della pubblica amministrazione a cittadini e imprese sia sui costi”.