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La Camera dei Deputati voterà una proposta di legge per l’inasprimento delle pene per chi commette atti di violenza fisica e psicologica contro gli insegnanti

Il recente episodio di aggressione nei confronti di un docente in una liceo di Bari ha riacceso l’attenzione sul tema della sicurezza nelle istituzioni educative. Il docente è stato aggredito con una pistola ad aria compressa, suscitando grande preoccupazione e sconcerto non solo nella comunità scolastica locale, ma in tutto il Paese. 
La Camera dei Deputati dovrebbe votare una Proposta di Legge (Pdl) promossa dalla Lega, avente come oggetto l’inasprimento delle pene per chi commette atti di violenza fisica e psicologica contro gli insegnanti e altri lavoratori del settore scolastico. La Pdl è in fase di iter parlamentare da circa 10 mesi e prevede, oltre a misure repressive, una serie di attività preventive sotto il profilo pedagogico. 
“Chi tocca un docente tocca lo Stato. – ha detto il deputato pugliese della Lega, Rossano Sasso, capogruppo in commissione Cultura, Scienza e Istruzione – L’auspicio è che la Pdl possa essere votata da tutte le forze politiche, dimostrando così un impegno congiunto nel contrasto a questo fenomeno. Con la crescente preoccupazione per la sicurezza all’interno delle scuole, la proposta di legge assume un’importanza cruciale. Non si tratta solo di proteggere gli insegnanti, ma di tutelare l’integrità dell’intero sistema educativo italiano, il quale rappresenta una delle fondamenta su cui si costruisce la società futura.

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