La certezza del CSAIL: “Siamo noi gli autentici rappresentanti del movimento per l’emancipazione del delta del Niger”
“Noi che da sempre (come testimoniano i tanti comunicati che abbiamo diffuso negli anni e in occasione del rapimento di due tecnici italiani) ci richiamiamo al Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger in Nigeria che si batte contro lo strapotere delle compagnie petrolifere, per la difesa della salute delle popolazioni locali e per l’autodeterminazione rispetto alle risorse petrolifere, non possiamo in alcun modo tollerare il richiamo fatto dal Governatore-sceicco De Filippo che solo adesso, con lo ‘scippo’ da parte dello Stato centralista di ogni potere e competenza sul petrolio, scopre l’importanza e il valore del “popolo del petrolio”. E’ il commento del Presidente del Csail-Indignati Lucani, Filippo Massaro, il quale aggiunge che “l’unica vera opposizione al disegno del Governo Monti di avocare a sè la gestione delle fonti energetiche siamo noi, alla testa del ‘popolo del petrolio’, e non certo chi fino a ieri ha svenduto e/o barattato il territorio alle vergognose lobby petrolifere. De Filippo non è credibile soprattutto – continua Massaro – quando usa il linguaggio demagogico-populista e si autoproclama (solo adesso) difensore delle comunità della Val d’Agri e del Sauro, sino a candidarsi,con la faccia tosta e senza alcun pudore, a capo-popolo con il richiamo ad un movimento che, si badi bene, in Nigeria pratica la lotta armata. Continua così a coprirsi di ridicolo, proprio come ha già fatto con la famosa frase “vengano a prendersi il petrolio con i carri armati”. Registriamo purtroppo – afferma Filippo Massaro – che sia nel centrosinistra che nel centrodestra non c’è nessuna voce che si faccia sentire e smascheri l’ultima trovata propagandistica del ‘subdolo’ Governatore. La verità è che tutti hanno voluto il Memorandum sul petrolio, sbandierandolo come il massimo di impegni che si poteva ottenere dallo Stato e adesso che è solo carta straccia si ha grande difficoltà persino ad accennare un minimo di dissenso dal ddl del ‘Governo Monti’ che ha tradito la fiducia e la speranza degli italiani e si conferma come il Governo delle banche, della finanza, delle compagnie petrolifere e della grande industria”.