La Cisl chiede azioni più mirate contro gli infortuni sul lavoro
Concentrare i controlli sui settori a maggiore incidenza infortunistica, convocare l’osservatorio regionale sugli infortuni e mettere in campo misure di informazione e formazione indirizzate ai lavoratori extracomunitari. Queste alcune delle proposte che il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, ha illustrato ieri in Prefettura a Potenza, nel corso della riunione della commissione d’inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro. “La riduzione degli infortuni, compresi quelli mortali, è un dato positivo, ma che va letto attentamente alla luce della forte crisi produttiva e occupazionale che ha investito la Basilicata in questi mesi. Il rischio si è ridotto anche perché c’è meno lavoro – osserva Falotico – mentre risulta difficile avere una quantificazione attendibile degli infortuni nell’universo del lavoro nero se non i casi particolarmente eclatanti”. “I dati in nostro possesso – prosegue il segretario della Cisl – evidenziano che quasi il 70% dei casi mortali avviene per caduta, folgorazione o ribaltamento di mezzi meccanici. Questa fotografia deve indurre le istituzioni preposte a mettere in campo azioni più mirate e selettive in quei settori, come l’agricoltura e l’edilizia, in cui il rischio infortunistico è sensibilmente superiore alla media”.
Per Falotico, inoltre, “è necessario convocare, ad oltre un anno dalla nomina dei suoi componenti, l’Osservatorio regionale sugli infortuni, ed affrontare il tema della legge regionale 27 che ha trovato finora una lentissima e parziale applicazione”. Il leader della Cisl auspica infine “misure di informazione, formazione e orientamento indirizzate ai lavoratori extracomunitari, controlli sulla regolarità dei Durc e la semplificazione delle stazioni appaltanti con un’unica task force a livello provinciale dedicata alle attività di contrasto e controllo”.