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La Cisl lucana agli stati generali del 12 ottobre

“La Cisl lucana condivide pienamente la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici di tutte le pubbliche amministrazioni e sosterrà con forza e in ogni sede le loro sacrosante ragioni contro una manovra iniqua che colpisce in modo vessatorio il mondo del lavoro dipendente”. È quanto afferma il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, che annuncia la partecipazione della confederazione lucana agli stati generali di scuola, università, ricerca, pubblico Impiego, soccorso pubblico e sicurezza in programma a Roma il prossimo 12 ottobre.

“Si tratta di una mobilitazione straordinaria in un momento straordinario – spiega Falotico – in cui un sindacato responsabile come la Cisl dice al governo, chiaro e tondo e senza sconti, che ha sbagliato strada e che deve tornare indietro nell’interesse del paese. Il governo, in evidente stato confusionale, sta scaricando sulle spalle del pubblico impiego il peso di una manovra anti-sociale che solo la caparbietà della Cisl ha permesso di rendere un po’ meno pesante in molte parti, come la modifica delle ingiustificabili misure sulle tredicesime del pubblico impiego e sul riscatto del servizio militare e degli studi universitari ai fini pensionistici”.

“Purtroppo la scelta del governo di mettere la fiducia – prosegue il leader della Cisl lucana – ha congelato la democrazia e ha impedito che sui contenuti più controversi e dannosi della manovra si sviluppasse il necessario dialogo fuori e dentro il parlamento, col risultato che ci ritroviamo con una manovra che autorevoli osservatori considerano insufficiente sul piano del risanamento e che colpisce nella carne viva il mondo del lavoro, in particolare quello pubblico”.

Secondo Falotico “è inaccettabile che il governo si accanisca ancora una volta contro i lavoratori pubblici mettendone in discussione i diritti e le aspettative e mortificandone la professionalità. In un paese normale i sacrifici si chiedono agli evasori e agli elusori fiscali, agli esportatori di capitali all’estero, ai possessori di immensi patrimoni mobiliari e immobiliari. Se qualcuno pensa di far passare il pubblico impiego come un capro espiatorio, sappia che troverà la ferma e durissima opposizione della Cisl”.

Per il segretario della Cisl lucana “il governo deve fare marcia indietro e riprendere il dialogo il mondo del lavoro per cambiare nel segno dell’equità e della sostenibilità la manovra economica. Di fronte al persistente accanimento sul lavoro pubblico, di cui non viene riconosciuto in alcun modo il valore sociale, diciamo basta. Si parta dai tagli ai costi esorbitanti e ai privilegi della politica, si faccia una seria lotta all’evasione fiscale, si tassino i grandi patrimoni e i redditi alti e si lascino in pace le famiglie che vivono con mille euro al mese o poco più. Sono misure che si possono adottare e che consentirebbero una più equa distribuzione dei sacrifici”.

“Con gli stati generali del 12 ottobre la Cisl e le sue categorie della pubblica amministrazione – prosegue ancora Falotico – rivendicano un forte segnale di discontinuità nel modo di considerare e affrontare i problemi del paese e del pubblico servizio. Il dilettantismo deve lasciare il posto alla serietà. Saremo in piazza per affermare il valore del lavoro pubblico e migliorarne la qualità, per tutelare la dignità di tanti

lavoratori che operano con impegno e competenza al servizio del cittadino, per sottrarre il pubblico impiego ai condizionamenti illeciti di una classe politica invadente che considera la pubblica amministrazione il braccio operativo della sua volontà e non, come dovrebbe essere, un produttore di beni e servizi pubblici di straordinaria importanza come la scuola, la sanità, la sicurezza”.

 

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