La CNA Basilicata si prepara alla sfida degli “ecobonus”
Nel corso di un incontro, tenutosi presso la terrazza della sede della Associazione Territoriale di Matera, è stato fatto il punto sulla situazione del “bonus 110” e del “sisma bonus” ed è stata annunciato il progetto che prevede la nascita di un consorzio regionale dei costruttori CNA. La CNA si conferma la casa delle imprese, nella quale è possibile trovare informazioni
corrette, competenze unitamente alle risposte agli interrogativi posti dagli imprenditori. E’ in questa ottica che va letta la conferenza organizzata dalla Cna Basilicata in collaborazione con l’Associazione Territoriale di Matera per fare chiarezza sugli
“ecobonus“ nel settore edile e, nello specifico, sul “bonus 110” e sul “sisma bonus”. Quello di Matera, in realtà, è il primo di una serie di incontri sul tema cui faranno seguito altre tappe su tutto il territorio regionale; il decreto, contenente nuove agevolazioni fiscali per chi ha intenzione di ristrutturare casa effettuando interventi di efficientamento energetico e di consolidamento degli edifici, è in corso di approvazione nella sua versione definitiva. I successivi incontri, quindi, serviranno per entrare sempre più nel dettaglio di provvedimenti, ai quali guardano con grande interesse le imprese ed i cittadini.
Nel corso dell’incontro è stata annunciata dal Presidente regionale Leo Montemurro la volontà della Cna di Basilicata di dar vita ad un progetto che preveda la nascita di un consorzio regionale delle imprese edili e della filiera di CNA; uno strumento che
consentirà alle imprese di fare rete e di essere sempre più competitive sul mercato. All’incontro hanno preso parte molte imprese artigiane e Pmi operanti nel campo del restauro e della riqualificazione, ma anche diversi tecnici – geometri, ingeneri ed architetti – accomunati da una unanime richiesta avanzata alla Cna: fare in modo che il protagonismo delle piccole imprese e dei tecnici locali venga salvaguardato in questa importante occasione di lavoro e sviluppo che opportunamente sfruttata potrebbe apportare benefici a tutti i soggetti coinvolti dai privati cittadini ai professionisti alle imprese esecutrici con innegabili vantaggi anche per l’ambiente urbano sia dal punto di vista ambientale, si pensi alla riduzione delle emissioni in atmosfera sia per quanto concerne la qualità e bellezza architettonica delle nostre Città e dei tanti Paesi lucani. Come pure è stato richiesto di garantire linee di credito relativamente alla cessione dei bonus competitive con quelli che saranno i prezzi di mercato dove, di sicuro, le grandi banche e le multinazionali la faranno da padroni; ma Cna è intenzionata a incontrare le Banche contesta e corpo nel territorio – ad esempio le BCC – alle quali chiedere attenzione neiconfronti del mondo degli artigiani e delle Mpmi dell’edilizia e dell’indotto.
Nel corso dell’incontro è stato affrontato anche il problema della quantità di lavori che verranno comunque sviluppati, oltre che i tempi di realizzazione, atteso che alla data odierna non sono ancora disponibili le linee guida ed i decreti attuativi. A fine agosto di conseguenza, avremo chiarezza su quello che si dovrà fare e non prima di settembre si potranno aprire i cantieri. Appare chiaro a questo punto che il limite di validità temporale del provvedimento – 31 dicembre 2021 – è del tutto insufficiente per far fronte alla mole di lavoro che si prospetta, ragion per cui ha il Presidente Montemurro ha comunicato ai presenti che già a partire dall’autunno prossimo allorquando si inizierà a discutere della prossime legge finanziaria Cna si farà interprete promotrice di una proposta che allunghi almeno sino al 31 dicembre 2023 il termine entro il quale eseguire gli interventi garantendo la qualità per poter beneficiare dei bonus.
Questo significa che la scadenza del 31 dicembre 2021 è un termine limitato. Per intenderci riusciremo a realizzare solo il 30% della quantità di lavoro con imprese, che potrebbero fare molto di più. Ma per poter rispondere al meglio alle esigenze del mercato è necessario organizzarsi, fare rete. Attraverso il consorzio, infatti, si crea una squadra che può soddisfare un numero
maggiore di committenti e che può aiutarsi a vicenda. Il consorzio racchiude, ad esempio, anche artigiani singoli che da soli non possono realizzare lavori di questo tipo, ma insieme ad altre imprese della filiera possono dare risposte adeguate ai clienti. E’ nostro compito favorire il gioco di squadra, questa è la mission di CNA”.
“In attesa della costituzione del Consorzio abbiamo deciso la costituzione di un elenco di imprese di qualità alla quali attribuiremo il bollino CNA quale garanzia di serietà, correttezza e professionalità come pure un elenco di tecnici da coinvolgere nel momento in cui un imprenditore iscritto alla Cna, un nostro pensionato o un semplice cittadino si dovesse rivolgere alle nostre sedi – Matera, Potenza e le altre sedi sul territorio regionale – noi per chiedere di essere seguito dalle fasi iniziali (prefattibilità dell’operazione, verifica tecnica, progettazione e realizzazione dell’intervento, assistenza nel percorso di cessione
del credito all’intermediario e alle Banche e società convenzionate con CNA Basilicata),.
Non è da escludere ma anzi auspicabile che tale iniziativa trovi poi sbocco nel progetto nazionale “Riqualifichiamo l’Italia”, che la CNA nazionale ha voluto mettere a servizio delle proprie imprese perché possano essere protagoniste in questo mercato”. L’iniziativa tenutasi ieri sulla terrazza della Cna Matera conferma l’attenzione di CNA nei confronti delle esigenze reali delle imprese del territorio : “Dopo l’approvazione del decreto, conclude Montemurro, organizzeremo un nuovo incontro per continuare nella nostra azione di informazione e formazione in merito alle opportunità che si aprono per il comparto dell’edilizia che dopo anni di crisi profonda potrà finalmente intravedere una reale inversione di tendenza con benefici in termini di sviluppo e nuova occupazione in questo particolare momento di crisi causato dai malefici del Covid-19.